Lunedì al Colle, il timing per Governo e Parlamento

Corazzieri nella Loggia d'Onore del Quirinale durante le consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – Se lunedì il presidente della Repubblica conferirà un mandato per formare un governo a maggioranza M5S-Lega, con l’astensione di Forza Italia, le lancette dell’orologio della politica torneranno a muoversi. Se invece si dovesse tornare a consultazioni da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella si apriranno scenari diversi. Ecco un possibile timing in entrambi i casi.

L’INCARICO

Lunedì, sulla base delle determinazioni di cinquestelle e Carroccio, che dovranno spiegare al Colle di avere il premier e maggioranza, Mattarella dovrebbe convocare al Quirinale il presidente del Consiglio incaricato. Il prescelto dovrebbe accettare e indicare la squadra forse senza la necessità di fare consultazioni. Si potrebbe chiudere la partita, compresi la discussione e il voto di fiducia in Parlamento, entro la fine della prossima settimana: a quel punto saranno passati oltre due mesi e mezzo dal voto. In caso contrario, il presidente della Repubblica dovrebbe riprendere dal cassetto il governo di garanzia che, qualora non ottenesse la fiducia dalle Camere, porterebbe il paese alle elezioni anticipate. La tempistica strettissima darebbe poche possibilità al voto entro luglio. Voto che più probabilmente ci potrebbe essere in autunno.

G7 DEL CANADA E CONSIGLIO EUROPEO FINE GIUGNO

Sul tavolo dell’ancora ipotetico nuovo esecutivo ci sarà il G7 canadese di inizio giugno e il dossier sulla preparazione del Consiglio Europeo di fine giugno, quando si parlerà di temi scottanti per l’Italia come il bilancio dell’Unione, la politica delle migrazioni e una possibile riforma della politica economica.

LE COMMISSIONI PARLAMENTARI

Una volta insediato il nuovo governo, e di conseguenza delineati i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione, sarà possibile insediare le commissioni permanenti, di merito e di garanzia, di Camera e Senato: a quel punto l’attività legislativa del Parlamento potrà davvero partire. Decadranno così le Commissioni speciali, che stanno continuando l’esame del Documento di economia e finanza (Def) e della vicenda Alitalia . Le priorità resteranno queste due, insieme alla successiva legge di Bilancio che l’esecutivo in carica dovrà varare entro metà ottobre per consentirne l’approvazione al Parlamento entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio: esercizio provvisorio che si rischierebbe di attuare nel caso di elezioni autunnali con tutta la successiva tempistica per la formazione di un esecutivo nella pienezza dei poteri, qualora dovesse uscire dalle urne una maggioranza chiara.

CONSULTA E CSM

Il Parlamento dovrà nuovamente riunirsi per eleggere un giudice della Corte costituzionale e due membri ‘laici’ del Csm. Non è stata ancora stabilita la data del terzo scrutinio per il quale sono ancora previste maggioranze “aggravate” e, conseguentemente, difficili da raggiungere. Nel caso, molto probabile, che si abbassi il quorum richiesto dal quarto scrutinio, sarà necessario trovare un accordo politico.

LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Il 10 giugno si vota in diversi comuni. In Sicilia si eleggono, tra l’altro, i sindaci di Catania, Trapani e Messina. I ballottaggi si svolgeranno il 24 giugno.

(di Luca Laviola/ANSA)

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