Il CNE auspica il riconoscimento mondiale delle presidenziali

Per il CNE i comizi di domenica saranno riconosciuti in tutto il mondo, nonostante i numerosi appelli internazionali che chiedono di sospenderli per considerarli illegittimi.
Per il CNE i comizi di domenica saranno riconosciuti in tutto il mondo, nonostante i numerosi appelli internazionali che chiedono di sospenderli per considerarli illegittimi.

CARACAS. –   Tibisay Lucena, presidente del Consiglio Nazionale Elettorale, sostiene che le elezioni del 20 maggio saranno riconosciute come legittime dal mondo intero, sebbene molte nazioni  non le riconoscano come tali, e imperversi una campagna per screditare i comizi.

“Siamo sicuri che saranno riconosciute in tutto il mondo, siamo convinti che la maggior parte delle nazioni accetterà e rispetterà la volontà sovrana del popolo del Venezuela” ha detto il presidente del CNE. E aggiunto che “il processo elettorale sarà tranquillo, pacifico e civico.”

La funzionaria ha informato che sono state prese tutte le misure perché il processo sia affidabile, trasparente, efficiente e rapido; “perché sia la voce del popolo è quella che decide ed è quella che il CNE sostiene.”

Accompagnanti internazionali

Lucena ha informato che saranno presenti più di 150 osservatori internazionali provenienti dall’America, i Caraibi, l’Africa e l’Europa. Un gremito gruppo composto da accademici, intellettuali, politici, parlamentari, religiosi e organizzazioni non governative accompagneranno i comizi.  

Lucena ha definito “indignante” il fatto che il Canada non abbia permesso l’apertura dei seggi in quel paese.

MUD: comizi preparati per la vittoria di Maduro

Intanto il Tavolo dell’Unità Democratica, MUD, continua con gli appelli per non convalidare il processo elettorale. 

Il deputato Juan Pablo Guanipa di Primero Justicia, portavoce della coalizione di opposizione ha detto: “Non c’è forma che con queste condizioni elettorali si produca un cambio in Venezuela. È tutto preparato per una gran farsa perché si mantenga Maduro nel potere, senza appoggio popolare. Non possiamo essere co-partecipi.” 

Il deputato ha affermato che gli appelli non sono per l’astensione, perché il 20 maggio “non ci saranno elezioni in Venezuela”. 

Il dirigente si è rivolto a Henri Falcón e Javier Bertucci ricordando ai due candidati che stanno facendo il gioco a Nicolás Maduro. 

A Falcón, invece, Guanipa ha ricordato che non è mai stato eletto come candidato della coalizione, quindi dovrà assumersi le sue responsabilità.

Denuncie del MUD

La coalizione ha definito Maduro un codardo per non aver accettato di misurarsi in elezioni libere con la partecipazione di tutti i partiti di opposizione, proprio i partiti che sono stati inabilitati quest’anno.

Il MUD ha denunciato che il governo ha fatto uso improprio delle risorse pubbliche per ottenere voti a suo favore.

Ed è stato pure solidale con i prigionieri politici e i normali detenuti che protestano nel carcere del SEBIN, assicurando che qualsiasi cosa accada ne El Helicoide, sarà responsabilità del governo di Maduro. 

Come lo è stato per l’assassinio di Oscar Pérez mentre si arrendeva alle forze dell’ordine.

Continueremo la lotta dopo le presidenziali

Guanipa ha informato che dopo le lezioni l’opposizione intensificherà gli sforzi per ottenere che si facciano comizi garantiti quest’anno. 

Il parlamentare ha rifiutato le accuse della Lucena contro le nazioni che disconoscono le elezioni venezuelane e affermato che “quando una democrazia è in pericolo, è una responsabilità di tutte le nazioni, siglata in accordi, lottare per il ricupero della democrazia nel paese dove è a rischio.”

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