Serie A: Inter in Champions al fotofinish, Crotone in B

Mauro Icardi in azione contro la Lazzio.
Mauro Icardi in azione contro la Lazzio. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – L’Inter torna in Champions, e lo fa al fotofinish. All’Olimpico Spalletti, che gia’ lo scorso anno con la Roma aveva trovato un posto in Europa all’ultimo, ribalta la Lazio e con il 3-2 finale chiude quarto. E’ una beffa per la squadra di Simone Inzaghi, che domina il primo tempo chiudendo solo 2-1, poi lascia campo all’avversario: la svolta della partita dal rigore che un intervento scomposto di De Vrij, neointerista al centro di polemiche, su Icardi. Ma pesa ancora di più l’espulsione di Lulic, per un doppio giallo arrivato 20 prima del gol di Vecino che fissa partita e serata. In contemporanea, la Roma vince a Sassuolo 1-0 e chiude terza.

Così i verdetti del campionato sono tutti emessi. Dopo la Juve campione, Napoli secondo e in Champions – in attesa di conoscere il destino di Sarri – Roma e Inter con lei; poi Lazio e Milan in Europa League, dove l’Atalanta dovrà fare i preliminari. Con Benevento e Verona, va in B il Crotone. Dura mezz’ora la suspence salvezza: Insigne regala due assist al bacio per Milik e Callejon, il Crotone alza bandiera bianca e precipita in serie B anche perché la Spal è già in vantaggio e non molla la presa.

Tirano un sospiro di sollievo le altre pericolanti che comunque vincono tutte per 1-0: Udinese e Chievo vanno in vantaggio e poi controllano, il Cagliari si impone alla fine con l’Atalanta che si qualifica in Europa League ma dovrà cominciare a luglio dai preliminari. Il Milan infatti mette in cassaforte il quinto posto, si congeda col sorriso sulle labbra dal suo pubblico, portato per mano da Calhanoglu, e travolge 5-1 una Fiorentina in disarmo.

Tutto facile per i partenopei che scoprono un Milik finalmente titolare, guarito e pronto a incidere più significativamente in futuro. Il Crotone di Zenga capisce subito che l’orgoglio e il cuore non possono bastare e, nonostante un finale di campionato garibaldino, tornano in serie B. Non si ripete il miracolo dell’anno scorso di Nicola, ma Zenga fa comunque un buon lavoro non potendo tamponare le falle create dalla gestione del suo predecessore. Il Napoli passeggia, domina poi nella ripresa controlla il ritorno dei calabresi che segnano alla fine un gran gol con l’ex romanista Tumminello e i tifosi ora aspettano una campagna acquisti significativa e il proseguimento del lavoro di Sarri.

Il Milan certifica il quinto posto con una vittoria squillante su una Fiorentina spaesata, che si ferma dopo il gol del vantaggio di Simeone. I rossoneri sono trascinati dalla coppia Cahlanogru-Cutrone, punto fermo per il futuro. Il turco segna un gol e crea due assist che il giovane attaccante trasforma chiudendo la stagione del suo lancio con dieci gol. Segna anche Kalinic, che vede però piuttosto nebuloso in suo futuro rossonero. Il sigillo finale è di un altro baluardo rossonero, Bonaventura. Per i viola un preoccupante congedo che darà importanti lumi alla società per il prossimo mercato.

L’Atalanta perde a Cagliari di fronte a una squadra che lotta per la salvezza e che si è svegliata nelle ultime gare. Poco significativa , una volta tanto, la prova degli ospiti che sbagliano alla fine il rigore del pari con Caldara e comunque si tengono stretto l’Europa e il sesto posto. Il sogno continua. I sardi si salvano ma la squadra ha bisogno di vari cambiamenti.

Festeggia la permanenza in serie A in grande stile la Spal che stende 3-1 la Samp con una doppietta del suo trascinatore, Antenucci, che chiude a quota 11. Una grossa mano la dà però Caprari che prima procura un rigore e poi si fa espellere alla mezz’ora per un doppio giallo. La neopromossa rimane in serie A con pieno merito.

Chievo e Udinese timbrano la salvezza con una vittoria di misura. I veneti regolano il Benevento con un gol di Inglese, prossimo alla partenza per Napoli. I friulani si impongono con un bel gol di Fofana a un Bologna da tempo in vacanza. Nel pomeriggio convincente vittoria del Torino in casa del Genoa che aumenta le recriminazione del club granata per un torneo troppo altalenante.

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