“Grupo de Lima”, ambasciatori richiamati per consultazioni

Come i paesi del Grupo de Lima,  il governo spagnolo non riconoscerà i risultati delle presidenziali e il successo del presidente Maduro, rieletto, secondo il Consiglio Nazionale Elettorale,  con oltre 5 milioni di voti.
Come i paesi del Grupo de Lima,  il governo spagnolo non riconoscerà i risultati delle presidenziali e il successo del presidente Maduro, rieletto, secondo il Consiglio Nazionale Elettorale,  con oltre 5 milioni di voti.

CARACAS – I 14 paesi del “Grupo de Lima” hanno deciso di richiamare i loro ambasciatori per consultazioni, dopo le elezioni della scorsa domenica. I governi di Argentina, Brasile, Canada, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Guyana, Honduras, Messico, Panama, Paraguay, Perù e Santa Lucia, avevano già assicurato che non avrebbero riconosciuti i risultati di elezioni che, a loro avviso, non soddisfano i parametri democratici di libertà e trasparenza. Inoltre, avevano espresso preoccupazione per l’aggravarsi della situazione sociale nel paese che ha provocato la crescita di un fenomeno, l’emigrazione, fino a qualche anno fa sconosciuto in Venezuela. Oltre alla crisi economica e sociale, destano preoccupazione la carenza di garanzie democratiche e libertà politica.

Alla decisione di chiamare a consulta gli ambasciatori farà seguito, stando a quanto informato dal portale colombiano “Caracol Radio”, la riduzione del personale nelle rispettive ambasciate.

Governo spagnolo non riconoscerà elezioni

Anche il governo spagnolo non riconoscerà i risultati delle presidenziali e il successo del presidente Maduro, rieletto con oltre 5 milioni di voti. Il presidente del Governo, Mariano Rajoy, attraverso il suo account in Twitter, ha affermato che, domenica scorsa in Venezuela “non sono stati rispettati i gli standard di democraticità e trasparenza”. Ha quindi assicurato che Spagna, assieme ai paesi dell’Unione Europea, studierà quali provvedimenti applicare nel caso del Venezuela. In ogni caso ha sottolineato che Spagna continuerà nel suo impegno di alleviare la sofferenza dei venezuelani.

Anche il ministro degli Esteri spagnoli, Alfonso Dastis, ha reso noto che la Spagna analizzerà la realtà venezuelana e i provvedimenti da applicare in comune accordo con tutti i paesi dell’Unione Europea, dopo le presidenziali di domenica scorsa.

“Di fronte alla grave realtà, esortiamo il Governo a trovare una soluzione democratica, pacifica e negoziata nel rispetto dello stato di diritto. 

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