Maduro convoca i perditori e gli astensionisti a un “gran dialogo nazionale”

Il presidente rieletto ha chiamato  gli avversari elettorali  e l’opposizione che si è astenuta, ad un gran dialogo nazionale per dirimere le differenze e fronteggiare la crisi del paese.
Il presidente rieletto ha chiamato  gli avversari elettorali  e l’opposizione che si è astenuta, ad un gran dialogo nazionale per dirimere le differenze e fronteggiare la crisi del paese.

CARACAS.- Il mandatario ci prova ancora. Maduro ha chiesto a Falcón e Bertucci per primi, ma anche a tuti i leaders di opposizione di incontrarsi per parlare sul Venezuela. 

Forse dimentica che è stato rieletto con una delle più basse percentuali di voti nella storia del paese. Ma Nicolás Maduro si mantiene saldo al potere e vuole ritentare, almeno a parole, di ristabilire un dialogo con l’opposizione.  Un ritornello al quale orami nessuno fa più eco.

“Convoco ad una giornata di dialogo nazionale, un rincontro nazionale con tutti i settori politici, economici, sociali e culturali del Venezuela, verso una riconciliazione e dialogo permanente” ha detto Maduro dal Palacio di Miraflores, dopo la sua vittoria, davanti a un gremito gruppo di simpatizzanti. 

Vittoria N. 22 in 19 anni

Il presidente ha affermato che ha ottenuto la vittoria No 22 del processo rivoluzionario nato 19 anni fa con l’appoggio del “popolo lottatore” e aggiunto “abbiamo vinto ancora una volta, con il 68% dei voti (…) 47 punti di distanza mi hanno separato dal candidato Falcón.”

Maduro si è rivolto a Henri Falcón come “Falsón”, utilizzando quest’epiteto, proveniente dalla rete e utilizzato dagli oppositori in disaccordo con Falcón,  per burlarsi del fatto che l’avversario ha perso e quindi  non vuole riconoscere i risultati elettorali.

È stato un “knockout”

E usando il gergo del pugilato, il presidente ha definito la sua vittoria come un “knockout” verso l’opponente Falcón. E il mandatario ha affermato compiaciuto che il contendente non ha fatto altro che ripetere le bugie che gli suggerivano i suoi assessori.

L’opposizione ha avuto paura

Ringraziando il popolo venezuelano per la nuova opportunità di governare fino al 2025, Maduro ha avuto parole pure per l’opposizione che si è astenuta, affermando che questa ha avuto paura e quindi, ai comizi regionali il suo governo ha ottenuto una vittoria schiacciante. 

 Ciò nonostante, il presidente ha ribadito di voler incontrare tutta l’opposizione per lavorare assieme. 

Non c’è più bisogno di elezioni

Le sue promesse ormai sono sempre le stesse. Anche questa volta ha affermato che combatterà le mafie criminali e la guerra economica. 

E che lavorerà per l’economia del paese visto che ormai non c’è più bisogno di nessuna altra elezione, facendo capire che ormai il Venezuela è in mano al governo chavista.  E “se ce ne fosse bisogno (di elezioni) sarebbe l’Assemblea Costituente a convocarle” ha aggiunto. 

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