‘Ndrangheta: Zambetti, sono vittima e non carnefice

(ANSA) – MILANO, 23 MAG – “Sono una vittima e non sono un carnefice. Dovevo essere assolto perché non ho fatto nulla. Speravo di chiuderla qui, con il processo in appello”. Sono le parole a caldo dell’ex assessore regionale Domenico Zambetti che, occhi lucidi per la rabbia, ha espresso il suo rammarico per la sentenza dei giudici di secondo grado che, comunque, gli hanno quasi dimezzato la pena inflitta dal Tribunale. Zambetti, accusato di aver comprato 4000 voti dalla ‘ndrangheta per le regionali del 2010, oltre ad annunciare ricorso, ha notato che, vista la riduzione delle pene a lui e ad Ambrogio Crespi, fratello dell’ex sondaggista di Berlusconi, “qualcosa forse non ha funzionato in primo grado”. Crespi ha invece affermato: “Credo ancora nella giustizia, sono innocente. Cercherò di riprendermela andando in Cassazione. Se la giustizia ha un suo corso, lo rispetto ma non lo condivido”.