Aumentano i contratti di lavoro stabili, più di centomila in tre mesi

Gruppo di dimostranti con uno striscione con la scritta "Lavoro stabile"
Lavoro stabile

ROMA. – Crescono i contratti di lavoro totali e tra questi segnano un avanzamento anche quelli stabili, mentre diminuisce il ricorso alla cassa integrazione e si riducono le domande di disoccupazione: i dati sul lavoro che arrivano dagli osservatori dell’Inps inducono all’ottimismo anche se la crescita maggiore è concentrata nel lavoro a termine.

Nei primi tre mesi del 2018 – secondo quanto emerge dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps che guarda al lavoro privato – sono stati firmati quasi 472.000 contratti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni ma non le assunzioni in apprendistato) con un saldo positivo rispetto alle 367.000 cessazioni a tempo indeterminato nello stesso periodo di circa 104.000 rapporti di lavoro stabili.

Nel complesso le assunzioni sono state 1.743.000 (+15,2%) a fronte di 1.350.000 cessazioni (+14,5%). Il saldo complessivo tra assunzioni e cessazioni (compresi quindi i rapporti a termine) è positivo per 393.000 unità e superiore a quello del corrispondente periodo del 2017 (+334.000). Guardando ai primi dati non sembra avere evidenza la preoccupazione espressa negli anni scorsi sulla possibilità che al termine del periodo di decontribuzione si concludessero i rapporti di lavoro iniziati nel 2015 anche grazie allo sconto contributivo.

Le cessazioni da contratto a tempo indeterminato tra gennaio e marzo sono state 367.040 a fronte delle 393.082 dello stesso periodo del 2017 (-6,6%). In particolare sono diminuite le cessazioni di contratto a tempo indeterminato nel mese di marzo (-14,9% a 120.576), mese nel quale tre anni fa entrò in vigore il contratto a tutele crescenti. Per una riflessione sull’impatto del Jobs act però sarà naturalmente necessario che i dati si consolidino.

Segnali positivi arrivano anche dalla cassa integrazione: ad aprile sono stati autorizzati solo 19,4 milioni di ore con un calo dell’11,4% su marzo e del 15,4% su aprile 2017. Nei primi quattro mesi sono stati autorizzati 81,8 milioni di ore di cassa nel complesso con una diminuzione del 34,39% sullo stesso periodo del 2017.

Per le domande di disoccupazione si registra un calo a marzo (106.308 con un -6,1% sullo stesso mese del 2017) ma nel trimestre si segnala un lieve aumento (+1,4%) con 390.149 domande rispetto allo stesso periodo del 2017 (384.690).

I dati sono stati commentati con soddisfazione dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. “Sono un’altra conferma – ha detto – dell’evoluzione positiva del mercato del lavoro che si registra ormai da diversi mesi”. Anche i sindacati sottolineano il miglioramento del quadro occupazionale.

Ma, come dice il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, “è un miglioramento non ancora consolidato” e necessita di un’ulteriore riflessione sulla qualità e sulla stabilità del lavoro: dunque, “auspichiamo che si possa ragionare a tutto campo e senza preconcetti con il nuovo Governo su questi temi”.

(di Alessia Tagliacozzo/ANSA)

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