Deutsche Bank taglia oltre settemila posti, -6% in borsa

Grafico dei valori in caduta e logo della Deutsche Bank
Deutsche bank

BERLINO. – Si è insediato da poco, ma il nuovo ceo di Deutsche Bank non perde tempo e annuncia un’accelerata sul risanamento del colosso bancario tedesco, con un piano che prevede il taglio di almeno 7000 posti. La misura è “inevitabile se vogliamo che la nostra banca sia redditizia in modo duraturo – ha affermato il 48enne Christian Sewing – e questo è il mio compito prioritario”.

I tagli però, stando alle indiscrezioni fatte trapelare da Bloomberg, potrebbero essere ben più rilevanti, e riguardare circa 10 mila persone, pari a un 10% del personale. Una prospettiva che ha tirato giù il titolo in borsa. Una vita trascorsa in Deutsche Bank, Sewing è alla guida del colosso dall’8 aprile, quando ha sostituito in un precipitoso passaggio del testimone l’inglese John Cryan, il ceo entrato in carica nel 2015 e silurato proprio per il passo esitante nella ristrutturazione.

All’assemblea generale dell’istituto Sewing ha dunque annunciato che il personale dovrà passare dai 97.100 dipendenti attuali ad una cifra chiaramente sotto i 90.000. Le uscite sono già in corso, ha anche sottolineato: l’istituto si è separato nelle scorse settimane da 600 dipendenti della divisione Corporate & Investment banking. E i costi di ristrutturazione previsti – fino a 800 milioni di euro – impatteranno il bilancio 2018.

“Confermiamo i nostri impegni su Corporate e Investment banking e restiamo internazionali. Ma dobbiamo concentrarci su quello che sappiamo fare davvero bene. Dobbiamo riportare questa banca al centro della società”, ha anche affermato Sewing nel suo intervento. L’istituto ha comunicato di voler ridurre la sua esposizione a leva nel Corporate & Investment Bank di oltre 100 miliardi di euro, pari a circa il 10% dei 1.050 miliardi a bilancio alla fine del primo trimestre.

Il ‘delevereging’ fa parte del piano di ridimensionamento delle sue attività sul mercato azionario (Equities Sales & Trading business), dove ridurrà di un quarto il personale, e nel ‘Prime Finance’, la cui esposizione diminuirà di 50 miliardi. I tagli sull’Investment banking e la nuova strategia del colosso che intende concentrarsi su Germania ed Europa non sono una novità. E oggi il ceo ha citato anche i progetti sull’Italia: “Cresceremo nei prossimi due anno”, ha affermato, “e investiremo in particolare in Italia e in spagna perché vogliamo investire dove siamo più forti”.

(di Rosanna Pugliese) (ANSA) –