Caritas: bilancio di un anno, da terremoto a migranti

La mano di un inserviente porge un piatto di pasta e due mani tese lo ricevono
Impegno per lo sviluppo umano integrale

ROMA. – Dai terremotati ai migranti, dal reddito di inclusione all’obiezione di coscienza: sono le linee seguite da Caritas nell’ultimo anno. “Bussola dell’impegno – riferisce la stessa Caritas in un bilancio delle attività dello scorso anno è stato lo sviluppo umano integrale”. Nell’anno – che ha visto la riconferma del mandato del direttore don Francesco Soddu – c’è stato il varo del Piano strategico 2018-2022.

“In Italia è proseguito il sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto del 2016, la cui condizione si è aggravata a inizio anno con la tragedia di Rigopiano. Grazie alla colletta nazionale e alle altre donazioni, sono pervenuti a Caritas Italiana oltre 26 milioni di euro, incluso 1 milione messo subito a disposizione dalla Cei”, riferisce Caritas.

Sul versante dei diritti e dell’attenzione ai poveri, nell’anno in cui si è celebrata anche la prima Giornata mondiale dei Poveri voluta da papa Francesco (19 novembre 2017), “Caritas Italiana ha continuato a operare insieme all’Alleanza contro la povertà per l’attuazione del Reddito di Inclusione, entrato ufficialmente in vigore il 1 gennaio 2018”, riferisce ancora la nota.

Altro ambito di impegno è stato quello dei migranti e “tra i passaggi più significativi, la firma da parte della Cei del Protocollo di intesa per l’apertura di nuovi corridoi umanitari per consentire l’arrivo in Italia di 500 profughi”.

Poi le iniziative sull’obiezione di coscienza al servizio militare e il rinnovo del Protocollo triennale d’intesa con il ministero dell’Istruzione, nel cui ambito è stato indetto un concorso dedicato alle scuole sul tema delle dipendenze.

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