Napoli, sequestrano un’ambulanza per soccorrere un centauro morto

La parte posteriore di un'ambulanza con una porta aperta ed un infermiere entrando.
Ambulanza

NAPOLI. – Sequestrano un’ambulanza ferma in ospedale e, con le minacce, costringono medici e paramedici a soccorrere un giovane di 17 anni in fin di vita dopo un gravissimo incidente stradale. É successo nella tarda serata a Napoli, nel Vecchio Pellegrini, nosocomio che si trova nei Quartieri Spagnoli.

A denunciare le violenze, le ennesime in città ai danni di operatori sanitari, è un medico, Manuel Ruggiero, che pubblica un post sui social e poi notifica tutto alla Polizia di Stato. Sulla pagina FB “Nessuno Tocchi Ippocrate” Ruggiero spiega l’accaduto con dovizia di particolari: “Una folla inferocita, testimone dell’incidente, – spiega Ruggiero – giunge con una flotta di scooter all’interno del parcheggio del pronto soccorso del Vecchio Pellegrini e sequestra letteralmente la prima ambulanza capitata a tiro”.

“Addirittura – rende noto ancora il medico – questi facinorosi, non trovando la barella all’interno del mezzo decidono di prendere una barella qualsiasi (tra l’altro non compatibile con quella dell’ambulanza), e la incastrano danneggiando il mezzo”.

“Finita questa operazione, – aggiunge Ruggiero – uno di loro si mette al volante del mezzo di soccorso e partono alla volta dell’incidente portando con loro il povero autista Asl spaventatissimo. Intanto l’unità del 118 giunge sul luogo dell’incidente e l’equipaggio viene letteralmente assaltato dagli astanti. Il medico di postazione riferisce di un centinaio di persone che urlavano e inveivano”.

Secondo quanto emerge dagli accertamenti della Polizia Locale di Napoli, nell’incidente, avvenuto intorno alle 23, sono rimasti coinvolti due scooter: a perdere la vita è stato il passeggero di uno dei due Honda Sh, un ragazzo che a dicembre sarebbe diventato maggiorenne. A terra rimangono altre tre persone, di 32, 35 e 45 anni. Quest’ultimo riporta la frattura del femore. É il ferito più grave dopo il 17enne.

La prima ad arrivare è stata una pattuglia della Ps di Montecalvario, in zona per controlli. Gli agenti avvistano uno scooter che sfreccia ad alta velocità, vorrebbero intervenire ma non fanno neppure in tempo a inviare la segnalazione alla Questura che sentono un boato. Corrono in vico Porta Piccola a Montecalvario e trovano a terra quattro persone. Chiedono l’intervento del 118 che invia sul posto due unità.

Nel frattempo, però, secondo quanto riferisce il medico del 118, il ‘rapto’ dei sanitari nel Vecchio Pellegrini era già in corso. Quando l’ambulanza ‘sequestrata’ arriva il giovane è già in viaggio per il pronto soccorso a bordo di un altro mezzo. Alla luce dell’accaduto il direttore generale della Asl Napoli 1 centro Mario Forlenza annuncia la decisione di dotare le ambulanze di “dash cam”, ossia di telecamere che riprendono tutto quello che avviene attorno al mezzo di soccorso. Non solo. Il personale sarà dotato di “body cam”, che verranno applicate in corrispondenza dei taschini degli operatori, strumenti utili in particolare nelle aggressioni personali.

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