Rimesse famigliari nel 2018 arriveranno a $6 mila milioni

Dollari americani

Caracas-. Le rimesse sono un salvagente per molte famiglie venezuelane ma non sono la soluzione, purtroppo. Asdrubal Oliveros, ha informato su alcune stime ricavate dai sondaggi fatti di recente dalla ditta che dirige, Ecoanalitica.

Il sondaggista ha calcolato l’ammontare delle rimesse per il 2018.  Secondo Oliveros, le famiglie venezuelane ricevono in media $100 mensili in contrasto con chi, in El Salvador, ad esempio, ne riceve addirittura $400.

Il 63%  ha famigliari all’estero

Oliveros ha riferito che il 63% dei venezuelani hanno per lo meno un famigliare all’estero. Situazione questa che proviene dall’abbandono del paese causato dalla crisi socio economica. 

La valuta che entra nel paese proviene dall’Europa, 42%; dagli Stati Uniti, 40%; dal Sudamerica, 12% dal Centro America 12%; e dai Caraibi 5%.

I numeri suggeriscono che le persone che sono emigrate in Europa e negli Stati Uniti godono di stabilità economica e per questo inviano rimesse regolarmente.

Inoltre, il 14% della popolazione anziana è fuori, 11% sta inviando rimesse e l’altro 3% solo manda cibo e medicine. 

Più di 2000 mio 

Nel 2017, stime della CAF (Banca per lo Sviluppo dell’America Latina) indicavano che erano entrati 2000 mio di dollari in rimesse. 

Mentre per il 2018, questa cifra potrebbe triplicarsi, arrivando fino a 6000 mio. Ma, attenzione! La crisi economica del paese galoppa e neanche questa cifra potrebbe servire per alleviare la crisi nelle famiglie che sono rimaste nel paese. 

Non risolve il problema

A questo riguardo, María Carolina Uzcátegui, presidenta di Consecomercio, pensa che le rimesse funzionano come un “analgesico” per chi le riceve. Ciò nonostante, non è d’accordo con questo tipo di aiuto perché in qualsiasi momento non saranno neanche sufficienti ad affrontare l’iperinflazione. 

“Quando osserviamo l’andamento dei costi, sappiamo che la vita si sta dollarizzando, quindi le rimesse possono diventare insufficienti perché l’inflazione è ormai del 4% al giorno.”

“E il tipo di cambio officiale, che vuole imporre il governo alle rimesse, non va alla pari con i costi veri. Quindi la quantità che riceveranno le persone non basterà perché i veri costi sono quattro anche cinque volte più elevati del dollaro “ufficiale”, ha ribadito la Uzcátegui.

Finora le persone riescono a cambiare le rimesse al dollaro nel mercato nero perciò possono sussistere. Ma il governo vuole obbligare la gente a cambiare nelle case di cambio “legali” per combattere la speculazione. 

Rimesse a dollaro DICOM

Dunque, il sovrintendente delle Banche, Antonio Morales, ha avvertito che le rimesse che ricevono i venezuelani dall’esteso dovranno essere scambiate a Bolivares utilizzando come riferimento per il cambio, il tasso dettato dal DICOM.

Il funzionario ha ribadito che le case di cambio sono gli unici enti predisposti per realizzare questo tipo di transazioni.