Berlusconi all’angolo rilancia l’unità, Salvini in stand by

Silvio Berlusconi al centro, ai suoi lati Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini, mentre esprime le sue opinioni dopo le consultazioni al Senato.
Maria Stella Gelmini, Silvio Berlusconi e Anna Maria Bernini dopo le consultazioni al Senato. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – Rilanciare l’unità della coalizione di centrodestra ma soprattutto mettere in chiaro che Forza Italia non voterà la fiducia al governo guidato da Cottarelli. Silvio Berlusconi è costretto ad intervenire in prima persona con una nota per fugare i dubbi sull’atteggiamento del suo partito sul nuovo esecutivo. Una presa di posizione che la dice lunga su quanto gli alleati si fidino degli azzurri ma che sopratutto mette in evidenza le difficoltà in cui si trova il Cavaliere.

Il leader di Forza Italia si affretta a rilanciare l’intesa con Lega ed Fdi: sia Meloni ma sopratutto il segretario della Lega lasciano intendere non solo che l’alleanza non è così scontata ma soprattutto che qualsiasi intesa dovrà essere rivista. Un’incognita alla vigilia di un voto anticipato che l’ex premier ha cercato fino all’ultimo di evitare, arrivando anche al passo di lato, per consentire al governo giallo-verde di nascere.

Ma il problema per il Cavaliere non è solo il voto anticipato ma anche il tipo di campagna elettorale da dover affrontare con il cosiddetto ‘polo sovranista’, che su punti chiave come Europa ed euro segna una distanza siderale dal leader di Forza Italia. La convinzione di Berlusconi però è quella di poter rovesciare le carte in tavola con la possibilità di potersi candidare e tornare in Parlamento: Con me in campo – è il ragionamento – Fi può risalire nei sondaggi e condizionare Salvini”.

Sicuramente il leader del Carroccio, si ragiona in ambienti parlamentari, ha una sua idea di centrodestra, tutta centrata sulla sua esclusiva leadership. Ma il primo a non fidarsi delle ‘mosse’ di Salvini è proprio il Cavaliere ma continua ad essere convinto che non deve essere Fi a rompere ufficialmente la coalizione: Se la Lega ha altri progetti lo dica e lo spieghi agli elettori.

In attesa di capire il timing del nuovo esecutivo e sopratutto quando il Colle deciderà di scogliere le Camere, dentro Fi il ‘panico’ da ritorno alle urne è tra gli argomenti dominanti della discussione. A spaventare è un’analisi dell’istituto Cattaneo secondo cui se Lega e M5S si alleassero il 90% dei collegi sarebbe loro ed il segretario leghista certo non chiude all’ipotesi: “Vedremo – dice – in queste settimane abbiamo lavorato bene”.

Non solo, anche se Salvini alla fine non dovesse rompere la coalizione, gli azzurri danno per scontato che la Lega rimetterebbe in discussione la divisione dei collegi fatta per le precedenti elezioni pretendendo più posti a danno ovviamente dei parlamentari di Fi. Una preoccupazione che diventa più concreta a sentire il leader leghista che raffredda gli entusiasmi del Cavaliere sull’unità del centrodestra mettendo nel mirino “alcune dichiarazioni di alcuni esponenti” azzurri che “in questi giorni – rimarca- sono sgradevoli”.

(di Yasmin Inangiray/ANSA)

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