Un secolo fa dramma a Bollate, 52 operaie morte

Un'immagine della fabbrica in cui avvenne l'esplosione.
Il Castellazzo ricorda "Quell'esplosione, cent'anni fa": 7 giugno 1918 - 7 giugno 2018

MILANO. – “Arrivammo sul luogo del disastro in autocarro, lungo strade ombreggiate da pioppi e fiancheggiate da fossi..Ci ordinarono di perlustrare gli immediati dintorni per vedere se ci fossero dei corpi. Ne trovammo parecchi e la sorpresa fu di scoprire che questi morti non erano uomini, ma donne”: così Ernest Hemingway raccontava la terribile esplosione, avvenuta il 7 giugno 1918, che distrusse la fabbrica Sutter&Thévenot al Castellazzo di Bollate.

A causa dello scoppio nel reparto spedizioni, dove si conservavano le bombe a mano, persero la vita 59 lavoratori, dei quali 7 erano uomini e 52 donne tra i 16 e i 30 anni. Fra i volontari della Croce Rossa accorsi sul luogo del disastro c’era anche il giovane Hemingway, allora diciannovenne, che descrisse l’orrore di quell’episodio 14 anni dopo, in uno dei suoi “Quarantanove racconti”.

Il Castellazzo all’epoca era di proprietà di una donna, la Contessa Luisa Sormani Busca, alla quale il Governo italiano due anni prima aveva confiscato 700 pertiche di terreno per la costruzione di una fabbrica di munizioni all’avanguardia. Nell’ottica della propaganda bellica nel 1917 fu inviato alla fabbrica il celebre fotografo Luca Comerio per testimoniare l’innovazione e la produttività dell’ impianto, nel quale erano impiegati 1.500 operai.

Le esequie delle vittime si tennero il 9 giugno: tale fu la partecipazione – più di diecimila persone presero parte al corteo funebre – che la cerimonia fu officiata sul piazzale della piccola chiesa di San Guglielmo, troppo piccola anche solo per contenere le 24 casse dove erano stati raccolti i resti delle vittime.

Questa tragedia, rimasta dimenticata per quasi cento anni, è tornata alla luce solo nel 2010 grazie a Padre Egidio Zoia, il parroco di Castellazzo, che ha ritrovato casualmente il pannello commemorativo realizzato in occasione delle esequie. Da questo ritrovamento sono iniziate delle ricerche, che hanno portato nuova luce su questa terribile vicenda, che il Comune di Bollate, in collaborazione con Fondazione Augusto Rancilio, la Parrocchia di San Guglielmo, le Acli, il Parco delle Groane, oltre a un nutrito gruppo di Associazioni del Territorio e numerosi volontari, ricorda con una serie di iniziative.

Nell’ex area Area Sutter&Thévenot, il 7 giugno, a 100 anni esatti dalla strage, verrà inaugurato un murale realizzato dall’artista Ale Senso sulla cabina elettrica che è l’unico elemento architettonico rimasto dello stabilimento. Domenica 10 giugno la giornata sarà dedicata al Borgo rurale del Castellazzo, con rievocazioni storiche e visite guidate, anche sui siti dell’ex-fabbrica.

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