Google Chrome: https è il nuovo standard

A sinistra in grande il cerchio variopinto simbolo di Chrome, a destra un lucchetto con l'indicazione https://

Google ha annunciato che a partire dal mese di settembre il browser Chrome non indicherà più come “sicuri” i siti con https, ma inizierà ad indicare come “non sicuri” i siti http.

L’http è la sigla magica antecedente al “www”, l’inizio alla magia del passaggio dalla vita offline alla vita online, ormai da tempo una “s” finale ne ha cambiato fortemente il significato di un Web fatto di pericoli e minacce celate dietro qualsivoglia click.

Che l’https (Hypertext Transfer Protocol Secure) fosse destinato a prendere il posto dell’http è cosa nota ormai da tempo, ma una prepotente accelerazione in tal senso giunge da Google, perchè Chrome è oggi il browser più usato in assoluto a livello mondiale: i dati StatCounter del mese di aprile indicano per il browser di Mountain View una penetrazione di oltre il 57%, surclassando Safari (13%), UCBrowser (7,88% e diffuso soprattutto nel mondo orientale) e Firefox (5,45%).

Dati simili ben dimostrano quanto ampia possa essere quindi l’influenza di una decisione del genere da parte di Google e quanto immediata possa essere la ricaduta sulla percezione della sicurezza online agli occhi di 6 utenti su 10.

“Le connessioni sicure sono ampiamente considerate una misura necessaria per diminuire il rischio che gli utenti possano essere vulnerabili a content injection” – spiega Google: “gli utenti devono aspettarsi che il Web sia sicuro di default” e quindi dove non c’è alcuna etichetta occorre poter pensare di essere all’interno di un ambiente sicuro di quelle condizioni che devono far sospettare.

Paolo Parente

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(Fonte: PUNTO INFORMATICO)