Allarme G7 su Italia e mercati. Lente Moody’s sulle banche

Il Primo Ministro canadese Justin Trudeau apre i lavori del G7.
Il Primo Ministro canadese Justin Trudeau. (Foto Archivio)

WHISTLER (CANADA). – L’Italia e la volatilità sui mercati approdano sul tavolo del G7. Nonostante la giornata di calma e il rimbalzo dei listini europei e americani, l’attenzione nei confronti delle tensioni politiche del Belpaese resta elevata: a preoccupare è il rischio contagio di fronte a un’incertezza che non è spartita. E la decisione di Moody’s di mettere sotto osservazione per un possibile ‘downgrade’ 12 banche italiane, a seguito della possibile revisione del rating dell’Italia, ne è una conferma.

Segue da vicino gli sviluppi italiani il Tesoro americano. ”Sarebbe meglio se” l’Italia e gli altri paesi dell’area euro ”risolvessero le cose all’interno di Eurolandia senza grandi cambiamenti. Sicuramente l’Italia ha l’occasione per farlo”, dice il dipartimento guidato da Steven Mnuchin, che ancora non sa chi si troverà di fronte come controparte italiana al G7 dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali.

A dirsi preoccupata per ”incertezza politica” italiana e per i suoi effetti sulla crescita a l’Ocse, che nota come il Belpaese va a braccetto con il Giappone: sono i due paesi fanalino di coda in termini di crescita del pil per quest’anno e il prossimo. Per il 2018 l’Ocse lima al ribasso il italiano a +1,4%, mentre per il 2019 lo riduce al +1,1%. Constatando come il debito resta alto anche se in calo, l’organizzazione raccomanda a Roma ”una riforma del sistema di tassazione sulle persone fisiche” per ”mirare al contrasto all’evasione fiscale semplificando le agevolazioni fiscali e abbassando le aliquote per i redditi bassi, senza contrarre il gettito fiscale”.

Il quadro dell’Italia si inserisce in un contesto positivo per l’economia mondiale, tornata vicino ”ai livelli pre-crisi”. Una fotografia dell’economia globale, e soprattutto dei suoi rischi, la scatterà il Fmi durante i lavori del G7 di Whistler, la località canadese che ha ospitato le Olimpiadi Invernali del 2010. Il protezionismo è stato indicato dal Fmi in più occasioni come i maggiori pericoli dell’economia mondiale.

E proprio mentre i sette grandi saranno riuniti scatteranno, salvo sorprese dell’ultima ora, venerdì i dazi di Donald Trump sull’acciaio e l’alluminio per Unione Europea e Canada. ”Non li accetteremo” e’ il messaggio del ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, e dell’omologo tedesco Peter Altmeier. ”Nello scegliere questo momento per aumentare la tensione commerciale con l’Europa, Donald Trump ignora le tensioni a Roma: problemi in Italia hanno il potenziale di innescare un disastro economico globale della scala della crisi del 2008” afferma Desmond Lachman di The American Enterprise Institute.

”L’ultima cosa di cui l’Italia ha bisogno è di un aumento delle tensioni commerciali fra Stati Uniti e Europa che possa infliggere un duro colpo all’economia europea” aggiunge. Oltre all’ira degli europei per i dazi, Mnuchin dovrà affrontare e divincolarsi dal pressing dei colleghi anche sulle sanzioni all’Iran dopo l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare: secondo indiscrezioni, vedrà i ministri delle finanze di Germania, Francia e Regno Unito a margine dei lavori proprio su Teheran. Per gli Usa c’è poi il capitolo spinoso delle trattative con la Cina. Insomma il G7 non è in discesa neanche per Mnuchin.

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