Il Wto, simbolo multilateralismo minacciato da Trump

Entrata della sede della WTO.
Entrata della sede della WTO

NEW YORK. – E’ uno dei simboli di quel libero scambio e di quel multilateralismo sempre più messi in discussione dal ‘trumpismo’. Un simbolo che rischia di diventare la vittima della guerra commerciale innescata dalla politica dei dazi avviata dal presidente americano.

La World Trade Organization (Organizzazione mondiale del commercio) è nata nel 1995 ed ha sede a Ginevra. Vi aderiscono 164 Paesi ed è un’organizzazione internazionale creata allo scopo di vigilare sugli accordo commerciali tra gli Stati membri, oltre ai quali se ne aggiungono altri 22 con il ruolo di osservatori.

Tutti insieme gli stati che siedono al suo tavolo rappresentano il 95% del commercio mondiale di beni e servizi. Tra i suoi compiti quello di favorire l’attuazione e il funzionamento degli accordi tra stati e di fornire non solo il contesto per i negoziati ma anche quello per risolvere le controversie.

Che sono tante, a partire da quella aperta da Washington nei confronti di Pechino, con l’amministrazione Usa che accusa la Cina di furto di brevetti e dei diritti di proprietà intellettuale, soprattutto nel settore tecnologico.

In passato l’Organizzazione mondiale per il commercio, di cui gli Usa sono tra i principali finanziatori, è stato al centro delle critiche del movimento no global, accusata anche di violare con la sua logica di globalizzazione i diritti fondamentali universali nei Paesi più poveri del pianeta.