Incontro a Cucuta tra parlamentari abborderà crisi venezuelana

Il Parlamento venezuelano
La contrazione drammatica del 25 per cento calcolata nel primo semestre del 2018 viene a sommarsi a quella del 50 per cento registrata da quando il presidente Maduro ha assunto le redini del Paese.

CARACAS – I parlamentari dell’Assemblea Nazionale si incontreranno a Cucuta, in Colombia, con i loro omologhi latinoamericani. Il fulcro della discussione sarà la crisi venezuelana e la sua incidenza sulla regione.

Il deputato dell’Assemblea Nazionale, Tomás Guanipa, ha informato che l’intenzione è quella di segnalare al mondo il dramma che stanno vivendo i venezuelani, soprattutto quelli che attraversano la frontiera. Il deputato ha ricordato che se ne devono andare dal paese perché “non trovano opportunità” per sostenersi in Venezuela.

E il presidente della commissione per la Politica Estera dell’Assemblea Nazionale, Luis Florido, ha confermato, oltre l’assistenza di parlamentari colombiani, anche quelli dall’ Ecuador, Perù, Brasile, Uruguay, Argentina, El Salvador, Guatemala e, pare anche, che saranno presenti alcuni paesi europei.

Ristabilire l’ordine democratico

Florido ha detto che sarà in incontro senza precedenti appunto perché i parlamentari si incontreranno oggi 1mo giugno per disconoscere la rielezione di Nicolás Maduro. I parlamentari venezuelani battono il tasto sul fatto che i comizi del 20 maggio “non hanno rispettato gli standard minimi per essere considerati democratici.”

Dunque, il deputato ha affermato che il vertice cercherà di ottenere una posizione chiara riguardo azioni concrete per “ristabilire l’ordine democratico in Venezuela” con delle elezioni “vere”.

Florido ha ribadito, inoltre, che i parlamentari appoggeranno la legittima Assemblea Nazionale: “Si prenderanno azioni assieme per rafforzare la pressione internazionale a favore del popolo venezuelano.”

Quattro temi

Quattro sono i temi sui quali i parlamentari discuteranno: la crisi umanitaria e il trattamento che devono ricevere i venezuelani che sfollano e che si trovano già in altri paesi.

Gli altri due punti di discussione sono le elezioni “fraudolente” dello scorso 20 maggio e la difesa delle istituzioni, pensando precisamente all’Assemblea Nazionale democraticamente eletta e disconosciuta dal governo.

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