Con Olanda sfida delle escluse, Mancini test per il futuro

Roberto Mancini, dirige l'allenamento degli azzurri .
Roberto Mancini, dirige l'allenamento degli azzurri nel Centro Sportivo della Juventus a Vinovo (Torino), ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

TORINO. – La pretattica tornerà utile più avanti, quando l’Italia si rivedrà a calcare palcoscenici più prestigiosi. E così alla vigilia dell’amichevole a Torino contro l’Olanda, altra nobile decaduta dal momento che come gli azzurri non andrà ai Mondiali, Roberto Mancini snocciola uno dopo l’altro i nomi dei giocatori che scenderanno in campo.

Un undici inedito, per dare la possibilità di giocare a tutti, perché quello che sta facendo il calcio italiano per risollevarsi dal tonfo più brutto degli ultimi sessant’anni è “costruire qualcosa di nuovo e di diverso”. Il cantiere è aperto da poco e il tempo degli esperimenti è appena iniziato.

“Domani (oggi, ndr) cambiamo quasi tutti rispetto alla sfida di venerdì – annuncia Mancini -. Giocheremo contro una squadra un po’ più esperta rispetto a noi, ma che come noi sta ricostruendo: sarà un buon test per il futuro”.

Archiviata la sconfitta con la Francia, in porta sarà la volta di Perin nello stadio che l’anno prossimo potrebbe essere il suo. Davanti la coppia centrale sarà “Caldara e Romagnoli” con Rugani in ballottaggio col primo in quella che si preannuncia come una sfida tutta bianconera.

“Criscito e Zappacosta agiranno sulle fasce – prosegue il Ct -. A centrocampo Jorginho, Cristante e Bonaventura”, mentre in attacco fuori Balotelli “giocheranno Insigne, Belotti e Verdi”. Un 4-3-3, in grado di diventare anche 4-2-3-1 – “Jorginho è abituato a giocare a tre, per giocare a due servirebbero ingranaggi e meccanismi rodati”, dice Mancini, che allontana le critiche per le difficoltà degli azzurri a segnare.

“Non credo avremo problemi a segnare, abbiamo attaccanti tecnici che hanno gol nelle gambe”.

Una rifondazione sul campo quella che tocca al ct, mentre sul fronte federale è sempre probabile l’ipotesi delle elezioni per il rinnovo dei vertici ad agosto, con al momento Abete candidato unico. E a proposito di elezioni e di pesi delle componenti al voto, è arrivata nei giorni scorsi al precedente governo un’interrogazione del senatore 5stelle, Gianluca Castaldi, sul perché si sia ipotizzato l’annullamento del peso elettorale in consiglio degli arbitri.

Mancini lavora per riportare l’Italia su, e non è preoccupato. “I gol subiti? Nascono da errori evitabili – sostiene -, sono gol che normalmente non si prendono, per questo non sono preoccupato”.

Senza il Mondiale da giocare, e senza la pressione a schiacciare le spalle, il ct olandese, Ronald Koeman, si aspetta una sfida aperta, divertente, offensiva. “Ho visto l’Italia contro la Francia, l’ho vista fresca, offensiva, con la pressione alta – dice -. Aspetti tattici che vogliamo anche noi: hanno un ct nuovo come noi, ma per entrambe ricostruire significa anche costringere i giocatori a guadagnarsi il posto da titolare: non sarà una partita noiosa”.

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