Onu contro Usa: “Non separino i bimbi dai genitori”

Minori non accompagnati fermati al confine Messico-Usa.
Minori non accompagnati fermati al confine Messico-Usa.

WASHINGTON. – Stop alla separazione dei bambini dai loro genitori che entrano irregolarmente negli Usa: è il duro monito lanciato dall’Alto Commissariato per i diritti umani dell’Onu contro gli effetti della ‘tolleranza zero’ decisa dall’amministrazione Trump per fermare le migliaia di persone provenienti prevalentemente da Guatemala, El Salvador e Honduras che ogni settimana varcano il confine col Messico per sfuggire alle violenze nei loro Paesi e chiedere asilo in Usa.

“Gli Stati Uniti dovrebbero interrompere immediatamente questa pratica di separare le famiglie, che equivale ad un’interferenza arbitraria e illegale nella vita familiare, ed è una grave violazione dei diritti del bambino”, ha tuonato da Ginevra una portavoce, Ravina Shamdasani. “Siamo profondamente preoccupati. Il ricorso alla detenzione e alla separazione delle famiglie come deterrente è contrario alle norme e ai principi dei diritti umani. L’interesse superiore del bambino deve sempre prevalere”, ha proseguito Shamdasani, ricordando che gli Usa sono l’unico Paese al mondo a non aver ratificato la convenzione Onu sui diritti dei bambini ma sono vincolati dalle leggi internazionali in materia.

Le informazioni provenienti da vari gruppi della società civile americana indicano che diverse centinaia di bambini sono stati separati dalle loro famiglie dallo scorso ottobre, incluso un bambino di un anno. La richiesta dell’Onu è che gli Usa “adottino alternative non detentive che consentano ai bambini di restare con le loro famiglie”.

Donald Trump ha reagito via Twitter scaricando la responsabilità sull’opposizione: “Separare le famiglie al confine è colpa della cattiva legislazione approvata dai democratici. Le leggi sulla sicurezza al confine devono essere cambiate ma i Dem non riescono ad assumersi le loro responsabilità!”, ha scritto ricordando la necessità del muro alla frontiera col Messico.

Un’accusa infondata. Non esiste infatti alcun obbligo legale di separare i genitori dai bambini al confine e non è una politica che i dem hanno promosso. I bambini sono tolti ai genitori in numero crescente a causa della “politica di tolleranza zero” annunciata dal ministro della Giustizia Jeff Sessions il 6 aprile scorso per perseguire l’immigrazione clandestina senza eccezioni.

Nelle direttive non si fa menzione della separazione ma, in base al protocollo Usa, se i genitori sono detenuti, i loro figli devono essere separati perché non accusati di alcun crimine. Nelle sole ultime due settimane di maggio sono stati oltre 650 i minori sottratti alle loro famiglie alla frontiera.

Nel suo tweet Trump potrebbe essersi riferito ad una legge del 2008 approvata all’unanimità dal Congresso e promulgata dall’allora presidente repubblicano George W. Bush, ma quella normativa riguarda solo i bambini che attraversano illegalmente il confine da soli e che vengono spesso affidati a qualche famiglia o a strutture governative in attesa che i loro casi siano esaminati (molto lentamente) dai tribunali. Dallo scorso ottobre, tra l’altro, le autorità Usa avrebbero perso le tracce di oltre 1.500 di questi ragazzi non accompagnati.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)