I contro-dazi della Ue per gli Usa scattano da luglio

il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk e il presidente americano Donald Trump si guardano in cagnesco.
il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk e il presidente americano Donald Trump. (Photo Matteo Ciambelli / NurPhoto via Getty Images)

BRUXELLES. – La strada è tracciata, guerra o rappresaglia o difesa commerciale che sia: i contro-dazi Ue da 2,8 miliardi di euro sui prodotti simbolo Usa, dai jeans Levi’s alle moto della Harley Davidson, scatteranno “da luglio” salvo colpi di scena. La Commissione Ue ha dato l’avvio formale alla procedura per far scattare le contromisure europee, già preparate nelle scorse settimane e che necessitavano quindi si essere solo attivate.

Ora spetta ai 28, se manterranno la loro unità, dare rapidamente il loro ok, in modo da concludere l’iter legale “prima della fine di giugno” e quindi rendere applicabili dall’inizio del prossimo le tariffe doganali ai beni americani.

In Italia, intanto, la Coldiretti ha nuovamente lanciato l’allarme per 4 miliardi di export agroalimentare ‘Made in Italy’, che teme possa essere messo a rischio dalle tensioni commerciali Ue-Usa.

“Si tratta di una risposta proporzionata e in linea con le regole del Wto alla decisione illegale di imporre tariffe da parte degli Usa, che deploriamo”, ha ribadito con fermezza il vicepresidente della Commissione Ue Maros Sefcovic nell’annunciare la decisione adottata dal Collegio dei commissari.

Bruxelles aveva già preparato la ‘lista nera’ dei prodotti Usa nelle scorse settimane: oltre a jeans e moto, vi sono anche sigarette e tabacco, whiskey, yacht, e diversi prodotti agroalimentari tipici a stelle e strisce come burro d’arachidi, mirtilli rossi, cereali e succo d’arancia. Insieme a diversi prodotti siderurgici Usa, finiti nel mirino dell’Ue dopo l’applicazione dei dazi americani a quelli europei, questi vedranno aumentare le tariffe doganali del 25%. Si tratta di beni per un totale di 2,8 miliardi, che l’Ue in base alle regole del Wto può immediatamente ‘bilanciare’.

Ci sono poi ancora ulteriori dazi che l’Ue può imporre per un valore di 3,6 miliardi di euro – per raggiungere il totale di 6,4 miliardi di esportazioni europee di acciaio e alluminio colpite (export 2017) da quelli Usa -, i quali però non sono immediatamente applicabili ma devono attendere fino a ulteriori 3 anni o, qualora arrivasse prima, la sentenza del Wto sul caso aperto da Bruxelles il primo giugno.

“Abbiamo avuto pieno sostegno da parte degli stati membri su queste misure, non c’è spazio per un comportamento discrezionale se vogliamo difendere il nostro legittimo interesse e un ordine mondiale basato sulle regole” per il commercio, ha avvertito il vicepresidente della Commissione Ue Jyrki Katainen. Anche perché, ha ricordato Katainen, la commissaria Cecilia Malmstroem “ha offerto moltissime opportunità agli Usa per un approccio costruttivo, ma hanno rifiutato”.

E anche se “non vogliamo guerre commerciali”, ha ribadito il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, “siamo determinati a difendere i lavoratori, l’industria e i consumatori”. La Coldiretti, preoccupata, invita quindi a “scongiurare una guerra commerciale che rischia di determinare un disastroso effetto valanga”. Le borse europee, però, hanno chiuso in rialzo, da Francoforte (+0,34%) a Londra (+0,33%) a Madrid (+1,09%).

(di Lucia Sali/ANSA)