Fmi in aiuto dell’Argentina, accordo da 50 miliardi di dollari in tre anni

NEW YORK. – Il Fmi tende la mano all’Argentina e va in suo aiuto con un accordo da 50 miliardi di dollari in tre anni. Una cifra superiore alle attese del mercato, che scommetteva su 30 miliardi di dollari, e che arriva più velocemente del previsto, anche se il board del Fondo deve ancora approvarla.

”Questo è un piano disegnato dal governo argentino che punta a rafforzare l’economia a beneficio di tutti i cittadini. Sono lieta del fatto che possiamo contribuire a questo sforzo fornendo il nostro appoggio finanziario, che può aiutare la fiducia del mercato consentendo alle autorità di affrontare le debolezze” di lunga data, afferma il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, sottolineando che le riforme varate dall’Argentina ”meritano l’appoggio del Fmi e della comunità internazionale”.

Plaude all’intesa il segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin: le misure di crescita approvate dal governo argentino meritano l’appoggio globale. In base all’intesa, il Fmi non richiederà ulteriori aggiustamenti di bilancio per il 2017 rispetto al 2,7% di deficit primario già annunciato dal governo argentino. Per il 2019 il target sarà ridotto all’1,3%, con l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio entro il 2020. I nuovi target di inflazione per la banca centrale sono il 17% per il 2019, il 13% per il 2020 e il 9% per il 2021.

La crisi è evitata, ora l’Argentina è sulla strada giusta, dice il ministro dell’economia argentino Nicolas Dujovne, prevedendo per quest’anno una crescita economica dell’1,4%. Soddisfatto il governatore della banca centrale dell’Argentina, Federico Sturzenegger, che parla di decisione ”storica” perchè alla banca centrale non verrà più permesso di finanziare il governo stampando valuta. Questo dovrebbe rafforzare l’indipendenza, finora messa in dubbio, dell’autorità monetaria.

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