Ambasciata d’Italia, bilancio positivo: 6mila 353 passaporti emessi o rinnovati

Passaporto elettronico, acquisizione delle impronti digitali

CARACAS – Ben 6 mila 353 passaporti emessi o rinnovati. Questo il bilancio fino a fine maggio dell’anno in corso. Lo comunica l’Ambasciata che sottolinea come questo risultato rappresenti “un aumento del 70% rispetto alla stessa data del 2016, quando i passaporti rinnovati o rilasciati erano stati 3.756”.
Il comunicato dell’Ambasciata d’Italia In Venezuela, quindi, spiega che “la proiezione del mese di maggio riportata a dodici mesi indica il possibile risultato di 15.247 passaporti entro il 31 dicembre 2018.”
“È anche possibile – prosegue – che il risultato finale sia migliore, considerando che nel corso dei primi tre mesi del 2018 una gran parte delle attività del Consolato Generale era concentrata sulle elezioni politiche italiane. Se ciò sarà confermato, Caracas si situerà ancora una volta ai primissimi posti in tutta la rete consolare italiana all’estero.”
Buone notizie, quindi, per la Collettività che, spera in un futuro non lontano di non dover spendere ore di fronte al computer per ottenere un appuntamento per il rinnovo del documento o il disbrigo di altre pratiche.
“La popolazione italiana residente nella circoscrizione di Caracas – spiega il comunicato – ammonta a circa 125.000 concittadini. Poiché la durata dei passaporti italiani è di dieci anni, ogni anno giungono a scadenza in media nella circoscrizione circa 12.500 passaporti. Se si riuscirà a confermare un risultato superiore ai 15.000 passaporti, vorrà dire che non vi sarà probabilmente nessun cittadino italiano che non sarà riuscito a ottenere il rilascio o il rinnovo nel corso del 2018. Analoga situazione – aggiunge – vale per Maracaibo, ove il Consolato d’Italia si è attestato sulla cifra di 13 passaporti al giorno, ovvero circa 3.120 all’anno, con una popolazione iscritta all’AIRE di circa 25.000 connazionali e una media all’anno di 2.500 passaporti in scadenza.”
L’impegno di tutta la rete consolare, è giusto sottolinearlo, si riflette nelle missioni di funzionari consolari in ben dodici città del Paese: Valencia, Maracay, Barquisimeto, Puerto Cabello, San Juan de Los Morros, Puerto la Cruz, Porlamar, Barinas, Maturin, Puerto Ordaz, Ciudad Bolivar, El Tigre; missioni il cui obiettivo principale è stato la raccolta dei dati biometrici per 1.462 passaporti e quelli “per l’esistenza in vita per le pensioni INPS di mille connazionali e altre 190 istanze relative ad anagrafe, stato civile e cittadinanza”.
Il comunicato dell’Ambasciata conclude sottolineando che i “risultati sono stati raggiunti dai due Uffici consolari italiani in Venezuela nonostante una sensibile riduzione del personale in servizio nel corso degli ultimi anni, e con una crescente pressione della domanda di servizi consolari da parte della comunità italiana residente nel Paese. Si confermano pertanto la grande professionalità, la totale abnegazione e lo straordinario spirito di servizio e senso dello Stato dei funzionari e dipendenti della nostra rete consolare”.

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