Lagarde: “Nuvole sempre più scure all’orizzonte”

Christine Lagarde parla dal podio in una conferenza.
Christine Lagarde. (ANSA/AP Photo/Jose Luis Magana)

BERLINO. – “Il sole splende sull’economia mondiale, ma le nuvole che si addensano all’orizzonte, da sei mesi a questa parte, diventano sempre più scure, di giorno in giorno, e ancor di più da questo weekend”. Ricorre al linguaggio figurato la numero uno del Fmi, Christine Lagarde, a Berlino, per trasmettere l’ansia condivisa dai leader dei principali istituti economici mondiali, che si sono incontrati in cancelleria con Angela Merkel, per un summit divenuto ormai tradizionale (è alla decima edizione).

Un incontro – hanno partecipato i numeri uno di Fmi, Wto, Ocse, Banca mondiale, Ilo e, per la prima volta, anche della Banca africana per lo sviluppo – caduto proprio dopo il disastro del G7, strapazzato dal passo indietro di Donald Trump. E il comunicato finale degli istituti riflette tutta la difficoltà del momento e mette nero su bianco che oggi “più che mai serve un multilateralismo funzionante”, sottolineando il ruolo cruciale del Wto “contro il protezionismo”.

“Le sfide globali hanno bisogno di un’attenzione globale, di una responsabilità globale e di soluzioni globali”, si legge. La congiuntura internazionale continua a essere positiva, la crescita mondiale nel 2017 è salita dal 3,7% al 3,8 e per il 2018 le previsioni sono di un ulteriore aumento al 3,9.

“Ma nonostante la buona congiuntura economica ci sono rischi di un deterioramento della situazione”, avvertono i leader nella dichiarazione congiunta, che cita “l’improvviso inasprimento della situazione finanziaria, una forte inversione dei flussi capitali e una escalation delle tensioni nelle politiche commerciali, che ostacolano l’integrazione globale”.

“Bisogna stoppare questa escalation della tensione. Non aiuta nessuno”, ha incalzato il presidente del Wto, Robert Azevedo, il quale ha fatto l’esempio proprio della Germania, dove il 30% dei posti di lavori dipende dall’export.

“Il multilateralismo si trova in una situazione difficile e complessa. Il mondo è sulla buona strada, ma bisogna evitare di mettere a rischio l’economia con comportamenti sbagliati”, ha affermato Angela Merkel.

Un appello accorato ad analizzare la situazione è arrivato poi da Jose Angel Gurria, dell’Ocse: “Perché abbiamo avuto questo risultato elettorale negli Usa? Perché abbiamo avuto la Brexit? Perché ci sono voluti sette mesi per formare un governo in Germania? Perché abbiamo questa costellazione politica in Austria? Perché abbiamo l’attuale situazione in Italia?”

La sua risposta è che “ci sono troppe persone che hanno fame, e non si sentono garantite dal sistema. Pensano: il sistema non risolverà il mio problema personale”. “Ed è questo il motivo – ha aggiunto – per cui il multilateralismo è diventato ancor più importante” in un momento in cui “i fattori di incertezza aumentano”, e “si è determinata una situazione nuova”.

(di Rosanna Pugliese/ANSA)

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