Il Pd tira un sospiro di sollievo. Gentiloni: “Ora ricostruiamo”

Un seggio allestito per le elezioni comunali In primo piano l'urna
Un seggio allestito per le elezioni comunali

ROMA. – Cronaca di una morte forse annunciata ma “fortemente esagerata”, tanto che ora punta alla resurrezione. Parte da un tweet dell’ex premier Paolo Gentiloni l’analisi del voto per il Pd dopo la prova delle amministrative segnate dalla ‘punta’ di Brescia (riconfermata al primo turno) e la tenuta di Trapani. Perdono invece Catania e Terni mentre Imola andrà al ballottaggio.

A questo punto per Gentiloni “il Pd deve cambiare da cima a fondo, ma la notizia della sua morte era fortemente esagerata. C’è bisogno di alternativa al governo a guida Salvini”, twitta di mattina. Nel pomeriggio il reggente Martina segue la scia: “I dati elettorali sono incoraggianti. Vogliamo stare con i piedi per terra ma da qui possiamo costruire la nuova stagione del Pd”.

Il giorno dopo le elezioni in 700 Comuni che hanno confermato la forza della Lega ma frenato il Movimento 5 stelle, i Dem glissano sulle perdite e guardano al tanto che c’è da fare. E’ così anche per Roberto Giachetti che su Facebook sprona: “Il Pd c’è. Certo fortemente provato, ferito, a volte smarrito e abbandonato, ma c’è”.

Da qui l’idea del rilancio del partito e nel breve, ricorda l’ex vicepresidente della Camera, la necessità di ritrovarsi a fine giugno e fissare la data delle primarie in autunno. Il congresso entro l’anno è l’obiettivo a cui guardano i renziani intenzionati a riprendere la guida del partito, ora in mano a Martina e in realtà collegiale, prima delle europee del 2019.

Nella conferenza stampa convocata al Nazareno, Martina parte dai numeri del voto e si complimenta con il sindaco di Brescia Del Bono riconfermato con quasi il 54% dei consensi nonostante i timori della vigilia. Poi chiede uno sforzo in più per il secondo round del 24 giugno. “Siamo aperti, uniti, umili e determinati. Adesso ci aspetta il ballottaggio da giocare pancia a terra”.

Un’espressione che il segretario ripete più volte, ringraziando “i candidati che si sono messi in moto dopo la prova non facile del 4 marzo” e invitandoli a crederci per “dare un’alternativa alla destra di questo Paese”. Da qui la critica a Matteo Salvini viene facile. E il mancato attracco della nave Aquarius ai porti italiani deciso dal Viminale, si presta all’affondo di tutti i dem.

(di Michela Suglia/ANSA)