Mondiali Russia 2018: danze e murales, la Russia accoglie i campioni

Russia here we come: il fuoriclasse inglese Harry Kane, annuncia così lo sbarco della nazionale dei tre leoni a San Pietroburgo
Russia here we come

MOSCA. – “Russia here we come!”. Il Paese dei mondiali 2018 si popola di campioni e uno di loro, il fuoriclasse inglese Harry Kane, annuncia così lo sbarco della nazionale dei tre leoni a San Pietroburgo, una delle città che ha spalancato le porte per ospitare le squadre in arrivo da, tutto il mondo.

A due giorni dal fischio di inizio del Mondiale, le ultime nazionali ad arrivare saranno poi Polonia, Giappone e Belgio. Le altre invece da qualche giorno si stanno ambientando nei rispettivi ritiri sparsi per tutta la Russia europea. Dal golfo di Finlandia fino alla subtropicale Sochi, gli assi del pallone attesi dallo show in campo hanno avuto modo di godere della nota ospitalità russa.

Il Brasile, arrivata a Sochi ieri sera, è stato accolto con la cerimonia del pane e sale, tradizionale benvenuto dei popoli slavi. Lo stesso ‘menù’ che sabato i russi hanno riservato al Portogallo stanziato nell’hinterland di Mosca, scatenando l’ilarità di Ronaldo e compagni. Per ricevere degnamente la Spagna campione del 2010, la città di Krasnodar ha commissionato una gigantografia di Sergio Ramos che ora torreggia sulla facciata di un palazzo del centro.

 

A non far ingelosire CR7 ci ha pensato l’artista moscovita Andrey Shatilov, regalando al capitano portoghese un dipinto che lo ritrae sullo sfondo della città di Saransk, dove il Portogallo affronterà l’Iran. Qualche migliaio di chilometri più a sud, nella regione musulmana della Cecenia, un albergo dalle forme arabeggianti è stato inaugurato giusto in tempo per l’arrivo dell’Egitto.

Sulla pista di atterraggio dell’aeroporto di Grozny, i Faraoni sono stati intrattenuti da danze tradizionali caucasiche. Dopo le celebrazioni di rito, le nazionali non hanno perso tempo e hanno iniziato le preparazioni nei rispettivi centri di allenamento. Tutto esaurito per le sessioni aperte al pubblico, specialmente nel caso del Portogallo e dell’Argentina: tanti i tifosi che si sono riversate nei sobborghi di Mosca, con la speranza di intravedere Ronaldo e Messi anche solo per un istante. I posti in prima fila andranno agli studenti delle scuole calcio e degli orfanotrofi locali – non si sa mai che tra loro non si nasconda il fuoriclasse russo del futuro.

Intanto, nella soleggiata Sochi il primo allenamento del Brasile è coinciso con il compleanno di Coutinho, festeggiato con lanci di uova e farina secondo la tradizione carioca. Più lontano dai riflettori, almeno nelle intenzioni, si prospetta il debutto dell’Inghilterra sul golfo di Finlandia, dove il ct Southgate ha richiesto venisse eretto una recinzione alta sei metri per “proteggere gli allenamenti da sguardi indiscreti”. Un’iniziativa anti spie: del resto, con il calcio di inizio imminente, un po’ di raccoglimento non guasta certo.

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