Migrazione, Ministro Borrell: “Spagna pronta ad ascoltare proposte”

Il ministro degli Esteri spagnolo, Josep Borrell
Il ministro Borrell ha difeso l’atteggiamento dialogante del governo e ha precisato che ció non significa non condividere le politiche tracciate dall’Unione Europea nei confronti del Venezuela

MADRID – “Rifondare l’Europa?”. Questo il titulo del dibattito svoltosi nella residenza dell’Ambasciatore d’Italia, Stefano Sannino, e al quale ha participato anche il ministro degli Esteri spagnolo, Josep Borrell.

Organizzata  dal chapter  spagnolo del “Senate of Economy”, dalla “Fundación Independiente” e dall’Istituto Universitario di Studi Europeo dell’Università CEU San Pablo, l’occasione è tata propizia per l’analisi di alcuni temi di grande attualità.

Il ministro Borrell ha rimarcato la volontà del nuovo governo spagnolo di proporsi come motore centrale del processo di integrazione europea. Ha affermato che nessun paese può pretendere di affrontare da solo le sfide del mondo globalizzato.

L'ex ministro Piqué
L’intervento dell’ex ministro degli Affari Esteri Josep Piqué

Ha quindi colto l’occasione per spiegare la posizione spagnola sui flussi migratori. La questiona è balzata agli onori della cronaca grazie alla recente polemica sorta attorno alla nave “Aquarius” e il suo carico di disperati. Borrel ha sostenuto la necessità di studiare soluzioni. E ha affermato che la Spagna è pronta ad ascoltare proposte, come ad esempio l’ipotesi della creazione di “centri di classificazione di migranti” fuori dal territorio europeo; centri che permettano di filtrare i flussi “così da evitare che la gente si getti in mare e muoia nella traversata”.

– Quel che non possiamo fare – ha detto il ministro – e non far nulla.

La posizione della Spagna sarà esposta domenica nel corso del “summit” europeo che si terrà a Bruxelles.

Il ministro Borrell ha affermato che la Spagna sosterrà qualunque sforzo per consolidare la zona euro, rafforzare la moneta comune e per prevenire le conseguenze di future crisi. Il responsabile della diplomazia spagnola ha insistito nel sottolineare che l’incontro di Bruxelles sarà anche l’occasione per una “inevitabile, imprescindibile e tardiva” riflessione sulla “questione migrazione”.

In tanti hanno assistito al dibattito svoltosi in Residenza dell’Ambasciatore Stefano Sannino

Dal canto suo, il nostro Ambasciatore ha concordato sulla necessità di considerare l’Europa quale la dimensione necessaria per rispondere alle sfide odierne. 

L’intervento dell’Ambasciatore

L’Ambasciatore Sannino ha sottolineato l’importanza che tutti i Paesi si sentano rappresentati dall’Unione Europea e ha invitato a riflettere sui metodi di lavoro e decisionali dell’UE, con l’obiettivo di recuperare una logica win-win quale spinta essenziale per avanzare nella costruzione del progetto comune europeo.

Al dibattito sono intervenuti, tra gli altri, anche l’ex Ministro degli Affari Esteri, Josep Piqué; l’ex Commissaria Europea, Benita Ferrero-Waldner e gli Ambasciatori di Francia, Germania ed Austria, oltre al Presidente della “Fundación Independiente”, Aldo Olcese.

Redazione Madrid

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