Mondiali: Danimarca pari “pesante”, primo punto dell’Australia

I giocatori danesi abbracciati festeggiano la vittoria
I danesi festeggiano la vittoria (ANSA)

ROMA. – Finisce in parità (1-1) la sfida tra Danimarca e Australia che apre la seconda giornata del gruppo C dei mondiali. Un pareggio che serve più alla Danimarca che dopo la vittoria contro il Perù sale a quota quattro e guarda con ottimismo alla prossima partita con la Francia per la qualificazione agli ottavi. L’Australia con il punticino conquistato smuove la classifica e continua a sperare.

Il pareggio contro i danesi sta stretto a Jedinak e soci che dopo l’impasse iniziale (e lo svantaggio) ha avuto il merito di crederci e ha cercato il gol della vittoria fino all’ultimo secondo anche se poi ha dovuto fare i conti con l’imprecisione dei suoi. Troppi gli errori in fase conclusiva hanno vanificato gli sforzi ed il gioco espresso.

Per l’Australia (uscita sconfitta nel match d’esordio con la Francia), quella di oggi era già una sfida da dentro o fuori: il ct van Marwijk non cambia nulla e si affida allo stesso undici che ha affrontato la Francia. In casa Danimarca, dopo l’esordio vincente con il Perù il commissario tecnico Hareide deve rinunciare all’infortunato Kvist e dà spazio dal 1′ a Schone. In avanti spazio a Jorgensen con Poulsen Eriksen e Sisto.

La Danimarca trova il gol del vantaggio dopo appena sette minuti con una bella conclusione di sinistro di Eriksen. La gara è divertente con le due squadre che si affrontano a viso aperto anche se nelle prime battute l’Australia ha pochissime iniziative rispetto ai danesi che sfiorano anche il raddoppio con Jorgensen.

Assorbito il ‘colpo’ dello svantaggio i ‘soccerous’ cominciano a rendersi pericolosi e al 38′, su rigore (concesso con l’ausilio della Var per un fallo di mano in area di Poulsen sugli sviluppi di un corner) con Jedinak. La ripresa si apre nel segno dell’Australia alla ricerca della vittoria con la Danimarca che cerca di abbassare i ritmi prova a colpire di rimessa, ma gli errori in fase di conclusione, da una parte e dall’altra, non si contano.

Il ct degli australiani van Marwijk tenta la carta del giovane talento Arzani (classe 1999, è il più giovane del torneo) per dare la svolta all’incontro ma nonostante la rinnovata verve e qualche bell’assist il risultato non cambia. E poi deve fare i conti con l’infortunio alla spalla di Nabbout. Il forcing australiano non viene premiato e il risultato resta inchiodato sull’1 a 1.

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