Timori M5S per exploit Lega. Governo a prova ballottaggi

Un'elettrice vota in un seggio. nel centro di Milano DANIEL DAL ZENNARO

ROMA. – La sfida tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini sulla visibilità all’interno del governo avrà uno snodo cruciale nei ballottaggi di domani. Nei 14 capoluoghi di provincia (unico di regione è Ancona) che dovranno fare il bis alle urne, in 9 è avanti il centrodestra, mentre nei restanti 4 in testa sono i candidati del centrosinistra. Occhi però puntati sulle ‘mosse’ del Movimento Cinque Stelle che si trova a dover affrontare sfide interessanti soprattutto per le ricadute nazionali.

Un esempio è Terni dove il candidato pentastellato dovrà vedersela con un esponente della Lega, appoggiato da tutto il centrodestra. Ed è proprio il rischio che il Carroccio faccia l’en plein ad impensierire ancora una volta i vertici del Movimento (mercoledì Grillo sarà a Roma per fare il punto con i fedelissimi) preoccupati che un eventuale nuovo bottino di voti per Salvini possa, in termini mediatici, sottolineare ancora di più che il governo giallo verde è in realtà un esecutivo a trazione Lega.

Ecco perché per evitare il rischio di restare in un angolo e dover inseguire quotidianamente il ministro dell’ Interno, Luigi Di Maio ha deciso di passare al contrattacco annunciando, alla vigilia del voto, un intervento del governo contro le pensioni d’oro: l’idea è quella di tagliare quelle che superano il tetto di 4-5000 euro per finanziare quelle più basse.

“Quest’anno – scrive il vice premier – non ci sono i mondiali, ma presto avremo qualcosa da festeggiare: la fine delle pensioni d’oro e l’inizio di un’Italia più giusta”. E sempre Di Maio rincara la dose con il reddito di cittadinanza, misura che il ministro dell’Economia Tria aveva di fatto congelato. La questione, da sempre cavallo di battaglia per il Movimento, sarà affrontata in un tavolo ad hoc convocato dallo stesso capo politico del M5S in accordo con il premier Conte.

L’idea insomma, al di là degli annunci, è quella di provare a contendere la scena al titolare del Viminale che invece in un’intervista allo Spiegel anticipa addirittura quali saranno le mosse del presidente del Consiglio al vertice di Bruxelles sui migranti.

Certo, la conquista delle città al ballottaggio, non solo Terni, ma anche roccaforti rosse come Pisa, Siena o Rimini, rappresenterebbe per il leader della Lega la conferma che in questo momento il suo partito non teme rivali. Un risultato da usare sia nell’accordo di governo con i pentastellati, ma anche in chiave interna nei rapporti di forza con il centrodestra ed in particolare con Silvio Berlusconi.

Il silenzio del Cavaliere che dura ormai da settimane di certo non aiuta il clima dentro Forza Italia e le voci di imminenti passaggi di parlamentari azzurri nelle file della Lega si fanno sempre più insistenti. E proprio in chiave centrodestra, l’attenzione è tutta su Imperia dove a sfidarsi sono Claudio Scajola, ex ministro dei governi Berlusconi e Luca Lanteri, fedelissimo dell’attuale governatore della Liguria Giovanni Toti.

(di Yasmin Inangiray/ANSA)

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