Papa: chi abbandona altri fa il lavoro sporco morte

(ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 25 GIU – “Quando consegniamo i bambini alla privazione, i poveri alla fame, i perseguitati alla guerra, i vecchi all’abbandono, non facciamo noi stessi” il lavoro “sporco della morte?”. Lo ha sottolineato Papa Francesco nell’udienza alla Pontificia Accademia per la Vita. “Escludendo l’altro dal nostro orizzonte, la vita si ripiega su di sé e diventa bene di consumo”, ha fatto presente il Papa. “La difesa dell’innocente che non è nato” deve essere “chiara, ferma e appassionata, perché lì è in gioco la dignità della vita umana, sempre sacra, e lo esige l’amore per ogni persona al di là del suo sviluppo”, ha detto ancora il Papa parlando alla Pav, “ma ugualmente sacra è la vita dei poveri che sono già nati, che si dibattono nella miseria, nell’abbandono, nell’esclusione, nella tratta di persone, nell’eutanasia nascosta dei malati e degli anziani privati di cura, nelle nuove forme di schiavitù, e in ogni forma di scarto”.