Mondiali: tris dell’Uruguay alla Russia, per Celeste primo posto

Un'azione di gioco nell'area uruguaiana
Un'azione di gioco nell'area uruguaiana (ANSA/AP Photo/Martin Meissner)

SAMARA. – L’esordio boom della Russia nel Mondiale si spegne contro un solido Uruguay che passa 3-0 e si garantisce il primo posto nel girone, proprio davanti ai padroni di casa. Negli ottavi la squadra di Tabarez troverà la seconda del Gruppo B (una tra Spagna, Portogallo e Iran).

A Samara non c’è stata mai partita, con la ‘Celeste’ che dopo 36′ aveva già chiuso la pratica, con una punizione di Suarez, il raddoppio arrivato su autorete propiziata da un tiro da lontano di Laxalt (23′) e il ‘rosso’ per doppia ammonizione a Smolnikov.

La Russia? non pervenuta. Il doppio successo iniziale contro Arabia ed Egitto aveva un po’ fatto sognare il tifo di casa, ma davanti a un avversario di ben altra caratura, si sono evidenziati tutti i limiti della squadra di Cherchesov, anche se c’è l’attenuante del giocatore in meno.

Ben altra impressione invece ha destato la squadra di Tabarez (ancora con la difesa imbattuta) che ha messo in mostra un’ottima condizione fisica, oltre l’estro dei suoi solisti, come testimonia il gol al 95′ di Cavani, al suo primo sigillo mondiale.

Il ct dell’Uruguay sperimenta un innovativo 3-5-2 alternato al classico 4-4-2, con il tandem del gol Suarez-Cavani pronti a graffiare. Di contro, la Russia si affida al modulo 4-2-3-1 che finora aveva pagato, ma contro questo Uruguay non c’è storia. Anche se i padroni di casa partono aggressivi, con Cheryshev e Dzyuba che fanno sudare la difesa ‘celeste’.

Ma l’euforia dei russi non dura a lungo: al 10′ una punizione di Suarez calciata a rasoterra porta in vantaggio i sudamericani, incanalando il match lungo la strada disegnata dal ‘maestro’ Tabarez. I russi provano a pungere e Cheryshev crea un’ottima occasione piazzando un tiro centrale su sponda da Dzyuba, respinto però dal portiere uruguaiano.

E’ un lampo, perchè al minuto 26 un tiro sbilenco di Laxalt, deviato da Cheryshev, si infila alle spalle di Akinfeev. E’ il colpo del ko che fa perdere lucidità ai russi che poi perdono le ultime speranze poco dopo (36′) per il doppio giallo rimediato da Smolnikov, reo di aver atterrato Laxalt con un intervento dal dietro. Con Golovin in panchina e Cheryshev sostituito, il ct russo Cherchesov manda a dire che la partita è di fatto chiusa.

Nella ripresa il canovaccio non cambia, la Russia ci mette buona volontà ma poco altro e quando ha la possibilità di riaprire il match (Dzyuba) la palla si perde in tribuna. Il match corre così fino al ’90, senza grandi occasioni anche se Suarez prova in un paio di occasioni a regalare assist a Cavani, inutilmente.

Il ‘matador’ riesce però a regalarsi il primo sorriso di questo Mondiale proprio all’ultimo secondo, ribattendo in porta una respinta di Akinfeev su colpo di testa di Godin: è il 3-0 che chiude il match con Uruguay e Russia entrambe agli ottavi anche se, a guardare la partita di oggi, gli ottavi regalano certezze diverse alle due squadre.

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