Comunali: vola il centrodestra a trazione leghista, il Pd tracolla

Il segretario della Lega Matteo Salvini a Cinisello Balsamo attorniato dai suoi fans.
Il segretario della Lega Matteo Salvini a Cinisello Balsamo. (Foto ANSA)

ROMA. – Il centrodestra leghista ha il vento nelle vele, il M5s avanza ma non sfonda, mentre il Pd si schianta anche nelle sue roccaforti in Toscana. Le elezioni per il rinnovo dei consigli comunali (erano interessati in tutto 75 comuni, di cui 14 capoluoghi) hanno un chiaro vincitore: il centrodestra a trazione leghista, al quale vanno nove città capoluogo su 14.

L’onda lunga del Carroccio è arrivata nel cuore del centro Italia: anche Pisa e Terni hanno dato la vittoria ai sindaci salviniani. L’altra novità che viene fuori dai ballottaggi è che Forza Italia non è più il partito trainante ma deve accontentarsi di un ruolo gregario: solo a Viterbo elegge un suo sindaco, mentre negli altri comuni capoluogo gli azzurri fanno i portatori d’acqua a sostegno di candidati civici senza tessera in tasca.

Per i cinque stelle il turno delle amministrative conferma che il partito di Di Maio patisce le elezioni locali: ciò nonostante il M5s conquista Avellino ed Imola.

Ma il grande sconfitto di queste elezioni è il Pd: il partito retto da Martina sperava di affermarsi come diga anti populista, ma le previsioni si sono infrante sul muro dell’avanzata del centrodestra in Toscana e in Emilia. Alla fine della giornata il bilancio è pesante per i dem: cambiano colore Sondrio, Imperia, Massa, Pisa, Siena, Viterbo, Avellino. E questo dopo che al primo turno erano già cadute Catania, Vicenza e Treviso.

Solo ad Ancona il Pd riesce a far eleggere il sindaco. In altre tre città il Pd concorre alla vittoria di candidati civici, e lì si ferma. A largo del Nazareno il clima è da psicodramma: l’ex ministro Calenda chiede di “andare oltre il Pd”, ma il reggente Martina non ci sta a liquidare il partito: “Abbiamo tanto da cambiare nei linguaggi e nelle idee ma non sono d’accordo sul superamento del Pd”.

Il tutto mentre i renziani sostengono che le elezioni hanno dimostrato che eliminare Renzi dalla campagna elettorale non è servito a niente perché il Pd è sprofondato in uno dei peggiori risultati della sua storia.

Nel centrodestra Salvini, naturalmente, si gode il trionfo e ringrazia gli elettori che hanno premiato la Lega . “Più la sinistra insulta, più i cittadini ci premiano” esulta su Twitter. Forza Italia non può certo dirsi soddisfatta dell’andazzo generale. Le elezioni sembrano un ulteriore passo verso l’erosione da parte della Lega.

Berlusconi si aggrappa alle forze civiche che hanno dato benzina al centrodestra in varie città: “C’è la necessità – spiega il leader di Forza Italia – di un rinnovamento e di un’apertura delle forze politiche nazionali, a cominciare dalla nostra, che devono saper accogliere energie nuove e coinvolgerle in un progetto politico complessivo”. Un programma che, letto in controluce, dimostra la volontà di porsi come interlocutore dei moderati piuttosto che trasformarsi nell’appendice di Salvini.

In casa dei cinque stelle si brinda ai successi anche se i successi sono stati bilanciati da qualche perdita: a Ragusa e in due municipi di Roma in cui si votava non sono riusciti a fare il bis. Ma il movimento si conferma ancora vitale. Avellino, soffiata agli uomini di De Mita, e Imola, strappata al Pd, sono due vittorie che pesano : “Ad Avellino il centrosinistra si presentava con sette liste. Ad Imola dominava da 70 anni. Ecco perché la giornata di ieri ha scritto la storia per queste due città”, argomenta il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Ma il confronto con la Lega è oggi a tutto vantaggio del partito di Salvini.

(di Marco Dell’Omo/ANSA)

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