Ministro dell’ambiente Costa: “Vietare le bottiglie di plastica in edifici pubblici”

Pacchi di bottiglie di plastica per terra
Pacchi di bottiglie di plastica per terra

BRUXELLES. – “Vietare bottiglie e contenitori di plastica negli edifici pubblici”: lo ha proposto il ministro dell’ambiente Sergio Costa alla sua prima partecipazione al Consiglio ambiente Ue, in Lussemburgo. “Dobbiamo liberarci del mono-uso e dell’usa e getta e credo che le istituzioni siano le prime a dover dare il buon esempio”, ha spiegato il ministro ai giornalisti dopo la fine della riunione.

Nel suo intervento nel dibattito sulla nuova direttiva acqua potabile, Costa aveva anche sottolineato che è “essenziale che l’Ue garantisca il diritto all’acqua potabile e l’accesso all’acqua a tutti” in quanto “bene comune”. Perché la fornitura e la gestione delle risorse idriche non devono essere soggette alle logiche del mercato unico e i servizi idrici devono essere esclusi da qualsiasi liberalizzazione.

Costa è intervenuto nell’ambito del dibattito avviato dal Consiglio Ue sulla revisione della direttiva acque potabili, a partire dalla proposta presentata dalla Commissione europea il primo febbraio scorso. La bozza legislativa ha l’obiettivo di rendere l’acqua del rubinetto più sicura e accessibile, e i cittadini più informati e consapevoli.

Aumentando la qualità dell’acqua di rubinetto, è il ragionamento, si ridurranno i consumi di quella in bottiglia e i rifiuti in plastica. Per rendere più fluido il mercato interno, però, la Commissione propone anche che i requisiti minimi di sicurezza e igiene dei materiali a contatto con l’acqua non siano stabiliti nella direttiva in discussione, ma nel regolamento sui materiali da costruzione. Ipotesi che è stata respinta da un gran numero di delegazioni, Italia compresa.

All’ordine del giorno c’era anche una prima discussione sulla proposta di Bruxelles di tagliare le emissioni di van e auto del 30% entro il 2030, rispetto al 2021. “Dobbiamo raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi”, ha ricordato Costa, proponendo un target vincolante del 15% nel 2025 e del “40% al 2030”. E ha proposto anche di eliminare il sistema dei crediti ai produttori “che alla lunga incentiva a inquinare”.

Costa ha parlato poi della possibilità di sbloccare “un fondo a rotazione dalla Cassa depositi e prestiti per acquistare autobus elettrici e dotarli delle necessarie infrastrutture di rifornimento” per ridurre lo smog nelle aree del Paese dove il problema è più sentito.

(di Angelo Di Mambro/ANSA)

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