Mondiali: la Corea della Germania, a casa i campioni

L'incredibile vittoria della Corea del Sud sulla Germania.
L'incredibile vittoria della Corea del Sud sulla Germania. EPA/SERGEY DOLZHENKO

ROMA. – La caduta degli dei è fragorosa ma ineluttabile. La Germania è fuori dai mondiali e vive la sua (Sud) Corea quasi con rassegnazione. Basterebbe un gol a Kazan per approfittare del regalo della Svezia, che bastona pesantemente il Messico. Invece i campioni del mondo non violano il fortino ben organizzato degli asiatici e nel recupero Kim e Son segnano due gol storici, vidimati dalla Var, che rendono la disfatta più evidente. Per i sud coreani è una soddisfazione morale straordinaria, ma anche loro vanno a casa. Per la prima volta i tedeschi escono nella fase a gironi e da ultimi.

La più grossa sorpresa dei mondiali di Russia matura in una scialba partita che mai i tedeschi danno l’impressione di poter vincere. E stavolta Toni Kroos non ripete il miracolo confezionato al 95′ contro la Svezia, C’è aria di ciclo finito: Loew non incide con le sue scelte, il gruppo dei milionari del Bayern sembra un po’ bollito, Muller cammina per il campo, Ozil e Reus non incidono, Khedira fatica per frenare gli avversari che corrono a doppia velocità.

Gli esterni non tornano con continuità e la squadra gioca peggio, se possibile, rispetto alle altre due partite. La generazione che ha trionfato in Brasile è in debito di ossigeno e il nuovo corso dovrà ripartire, un po’ come l’Italia, con una rifondazione profonda. La Corea del Sud regge bene a centrocampo con Lee, Jung e Jang, la difesa è ben registrata da Kim che alla fine si trasforma in goleador.

Ma a festeggiare è soprattutto il Messico, che passa agli ottavi nonostante il tris subito con la Svezia, killer dell’Italia, che a sorpresa vince il girone.

Resa dei conti a Kazan: Loew è visibilmente preoccupato dalla ruggine del gruppo storico dei campioni del mondo e crea un blocco Bayern in difesa lasciando poi in disparte inizialmente Muller, Gundogan e Draxler. Ma è la mancanza di un bomber che pesa.

E il primo tempo conferma la tesi visto che Werner si muove molto per creare spazi ma gli inserimenti di Ozil, Goretzka e Reus sono macchinosi. Khedira poi è impegnato in fase di ripiegamento perché la Germania mena la danza a ritmi blandi con una sterile supremazia territoriale, ma è la Corea del Sud che si getta in contropiede con un certo profitto.

Dopo un assist sbagliato in superiorità numerica di Goretska al 14′ sono infatti gli asiatici a pungere. Al 18′ punizione velenosa di Yung che si abbassa ingannando Neuer che poi libera anticipando Son. Il celebrato attaccante del Tottenham al 24′ tira alto da buona posizione su una palla vagante in area. Poi la Germania forza il ritmo: al 38′ un tiro di Werner viene deviato in angolo e subito dopo il portiere Jo è bravo a chiudere su Hummels.

La ripresa si apre con una ghiotta occasione tedesca al 3′: cross di Kimmich, testa di Goretzka e Jo salva con un volo plastico. Ma tutto si complica col vantaggio della Svezia col Messico che estromette i campioni del mondo. Entrano Gomez e Muller, la Germania occupa la metà campo coreana, ma gli asiatici sono ben piazzati e ripartono con pericolosità in contropiede.

Sbaglia Werner al 6′ e al 19′, i coreani in contropiede mettono ansia, ma Kimmich e Neuer fanno buona guardia. Mario Gomez di testa al 23′ prova a sbloccare la gara, ma l’ottimo Yo para. Son manda poco fuori al 33′, poi mischie furibonde ma la Corea non si disunisce e i tedeschi appaiono svuotati.

Alla fine, inevitabile, dopo le occasioni sprecate da Hummels e Kroos, il ko che arriva doppio nel recupero. Al 46′ Kim infila la porta dopo una lunga corsa, al 50′ Son mette il sigillo a porta vuota, con Neuer avanzato. I sudcoreani vendicano l’eliminazione subita nel 2002 dai tedeschi, questo tracollo per la Germania sarà complicato da digerire.