L’Ue lavora a un incontro tra Trump e Juncker sui dazi

il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk e il presidente americano Donald Trump si guardano in cagnesco.
il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk e il presidente americano Donald Trump. (Photo Matteo Ciambelli / NurPhoto via Getty Images)

BRUXELLES. – Da una parte il paziente lavoro di diplomazia e la disponibilità europea a fare il primo passo e andare a Washington per cercare di bloccare la guerra dei dazi Usa-Ue. Dall’altra, il campanello d’allarme tirato a Bruxelles con la consapevolezza crescente che le relazioni transatlantiche non sono più quelle di prima dell’era Trump.

E’ l’atmosfera in cui i leader dei 28 si troveranno domani al vertice Ue a fare il punto della situazione sul post G7, tra l’avvio delle contromisure europee ai dazi americani su acciaio e alluminio di venerdì scorso e, soprattutto, l’incombente minaccia di ulteriori tariffe doganali, questa volta sul ben più ‘pesante’ settore auto. E cruciale soprattutto per la Germania.

“Ci sono contatti in corso con la Casa Bianca per trovare una data per un incontro a Washington” tra il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e quello Usa Donald Trump, ha annunciato il portavoce dell’esecutivo comunitario Margaritis Schinas. Proprio ieri la commissaria al commercio Cecilia Malmstroem aveva affermato che dal primo giugno, con lo scattare dei dazi Usa su acciaio e alluminio Ue, c’era stata l’interruzione completa delle comunicazioni con l’altra sponda dell’Atlantico.

La mossa di Juncker era già stata proposta da lui stesso al tycoon al termine del burrascoso G7 in Canada, proprio “per mantenere i canali di comunicazione aperti” con l’obiettivo di “risolvere in modo amichevole” i problemi commerciali tra Usa e Ue. Bruxelles, infatti, sta seguendo con estrema preoccupazione l’evolversi dell’indagine americana sulle auto che avrebbe un impatto da 50 miliardi sull’export Ue, ma non ha ancora preparato contromisure. Anche se, in caso, queste seguirebbero la falsariga di quelle già fatte scattare per l’acciaio, ovvero dazi su prodotti americani, clausole di salvaguardia sulle importazioni verso l’Ue e ricorso al Wto.

A montare, però, è anche la questione dazi in Italia, dove il tandem al governo ha cominciato ad esprimersi a sostegno con Luigi Di Maio che ha parlato di “infrangere il tabù” e Matteo Salvini di “difendere il lavoro e la salute degli italiani”. Anche se, ricordano a Bruxelles, la politica commerciale dazi inclusi sono di esclusiva competenza Ue. La verità è però un’altra, e che va ben oltre le questioni commerciali.

“Nonostante i nostri sforzi instancabili per mantenere l’unità dell’Occidente, le relazioni transatlantiche sono sotto immensa pressione a causa delle politiche del presidente Trump”, ha lanciato l’allarme ai 28 il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk alla vigilia del vertice Ue e, “sfortunatamente, le divisioni vanno al di là di quelle commerciali” sui dazi.

Per questo, ha ammonito, “dobbiamo essere pronti” agli “scenari peggiori”. In attesa di vedere se avrà realmente luogo l’incontro Juncker-Trump, e se questo avverrà prima o dopo il vertice della Nato in programma a Bruxelles l’11 e 12 luglio. A Bruxelles, ormai, niente è dato più per scontato sulle mosse da parte di Washington.

(di Lucia Sali/ANSA)