Commissario Ue: “Sui vaccini parli chi è competente”

Un bambino viene vaccinato in sala vaccinazioni di un ospedale. Provax
Un bambino viene vaccinato in sala vaccinazioni di un ospedale.

ROMA. – Non si placa la polemica sull’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola: a prendere posizione, infatti, è stato anche il commissario Ue alla Salute Vytenis Andriukaitis che, in risposta alle affermazioni del vicepremier Matteo Salvini circa l’inutilità di 10 vaccinazioni obbligatorie per la frequenza in classe, ha affermato: “Lo sapete cosa penso sia pericoloso? Un esempio è dare consigli medici senza avere qualifiche mediche. Ancor di più, quando il risultato peggiore sono i bambini che muoiono perché non ottengono vaccinazioni salvavita”.

La critica del commissario Ue arriva attraverso un tweet e postando un articolo che riporta le dichiarazioni di Salvini contro le vaccinazioni obbligatorie. Da parte sua, il vicepremier e ministro dell’Interno ribadisce la “totale fiducia” nei confronti della titolare della Salute, Giulia Grillo, ma resta fermo nelle proprie posizioni: “Mi interessa solo – sottolinea – che tutti i bimbi possano esercitare il diritto di andare in classe”.

Intanto, in attesa di un possibile provvedimento mirato, come si è appreso nei giorni scorsi, a prorogare la scadenza del 10 luglio, fissata come termine ultimo per la presentazione dei certificati di avvenuta vaccinazione ai fini dell’iscrizione al prossimo anno scolastico, le Società scientifiche e le Federazioni che fanno parte del Board del Calendario Vaccinale per la Vita (Società Italiana di Pediatria, Società Italiana di Igiene, Federazione Italiana Medici Pediatri, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) invitano il ministro Grillo a “tutelare i bambini più fragili”:

“Si confida – afferma il Board – nella competenza e nel senso di responsabilità di Giulia Grillo, medico e Ministra della Salute, nel favorire le migliori condizioni in termini di sicurezza alla frequenza scolastica dei tanti bambini affetti incolpevolmente da patologie che non hanno reso possibile la vaccinazione e che li espongono a gravissimi rischi qualora contraessero malattie per le quali è attualmente prevista la vaccinazione per l’accesso scolastico”.

L’auspicio è anche quello di un incontro “urgente” con il ministro. Non solo a scuola. Virus apparentemente dimenticati, come quello della polio, minacciano di ritornare anche in Europa provenienti da altre aree del mondo dove sono ancora presenti.

Per questo, il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) mette in guardia circa l’importanza delle vaccinazioni ed invita i cittadini europei che devono viaggiare in Nigeria, Pakistan, Afghanistan e diversi altri Paesi africani a fare un richiamo con un’ulteriore dose di vaccino anti-polio 12 mesi prima di andarci.

E la polemica si allarga, in qualche modo, anche ai migranti in arrivo in Italia: il sindaco di centrodestra di Domodossola, Lucio Pizzi, ha chiesto alla Asl che i bambini “non vengano vaccinati nella stessa stanza dei richiedenti asilo”. I piccoli, afferma, “sono a rischio di contagio”. Quella del sindaco è una richiesta “assurda”, è la replica dell’assessora all’Immigrazione e ai Diritti della Regione Piemonte, Monica Cerutti.

(di Manuela Correra/ANSA)