Giudice Usa ordina a Trump: “Ridate i bimbi alle famiglie”

Una bambina piange appoggiata ad un Suv, a lato le gambe della mamma e del poliziotto.
Ridate i bimbi alle famiglie

NEW YORK. – Basta caos: le famiglie di immigrati irregolari separate al confine col Messico dovranno essere riunite senza perdere più tempo. I bimbi allontanati, attualmente circa duemila, dovranno tornare fra le braccia dei loro genitori entro 30 giorni. E se sono più piccoli di cinque anni, il ricongiungimento dovrà avvenire entro 14 giorni. Non saranno permesse eccezioni.

Il perentorio richiamo all’amministrazione Trump arriva dall’ordinanza di un giudice federale di San Diego, in California. Uno schiaffo al presidente americano per la situazione di disordine venutasi a creare per una serie di decisioni mal gestite. Schiaffo a cui se ne aggiunge a distanza di poche ore un altro: la Camera dei rappresentanti del Congresso Usa che respinge la stretta sull’immigrazione sostenuta dal tycoon, che con un tweet di primo mattino sperava di aver dato la spinta finale.

Invece il testo, che tra l’altro prevedeva lo stanziamento di 25 miliardi di dollari per la costruzione del muro, è stato bocciato, con un duro colpo assestato alla leadership del partito repubblicano e alla Casa Bianca.

Il tycoon, dunque, non ha avuto nemmeno il tempo di esultare per la decisione della Corte Suprema che aveva appena promosso il cosiddetto ‘bando sui musulmani’, quello che vieta l’ingresso negli Usa ai cittadini di un gruppo di Paesi a maggioranza islamica.

La mini-riforma stroncata in Congresso dava anche una chance ai dreamer di ottenere la cittadinanza Usa e metteva nero su bianco che le famiglie di migranti non possono più essere separate, ma devono rimanere unite nei centri di detenzione. Ora, salvo clamorose sorprese con compromessi dell’ultima ora, bisognerà ricominciare da capo.

I funzionari governativi sono intanto già al lavoro per eseguire l’ordinanza del giudice californiano, Dana Sabraw, 59 anni, nominata nel 2003 da George W. Bush. Mentre i legali dell’amministrazione studiano l’eventuale appello. Ma nelle 24 pagine del provvedimento si sottolineano le “circostanze caotiche” a cui ha portato la linea della tolleranza zero di Trump al confine sud, con una serie di azioni “né ordinate né misurate”.

L’ordinanza, tra l’altro, prevede anche che la separazione dei minori avvenga solo se gli adulti rappresentino una minaccia e che i genitori non possano essere espulsi senza i loro figli. In attesa del previsto ricongiungimento dei nuclei familiari separati nelle scorse settimane, poi, il provvedimento prevede che genitori e figli allontanati possano parlare al telefono entro 10 giorni.

La decisione nasce da una causa che riguarda una bambina di 7 anni separata dalla madre congolese e un ragazzo di 14 anni che è stato separato dalla madre brasiliana.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)