Allarme Ania sui risparmi: “Da spread rischi per venti milioni di clienti”

La presidente dell'Ania, Maria Bianca Farina, durante l'assemblea annuale, interviene dal podio.
La presidente dell'Ania, Maria Bianca Farina, durante l'assemblea annuale, Roma, 4 luglio. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – Un altro anno, il 2017, di prezzi in calo per l’Rc Auto, ma la tendenza non proseguirà, visto che per il 2018 la stima è di una sostanziale stabilità. Il dato più atteso dagli automobilisti dall’assemblea dell’Ania è sempre questo, ma stavolta c’è un altro tema sul tavolo ed è il rischio spread, che in caso di “sensibile” e duraturo allargamento metterebbe a rischio i rendimenti di 20 milioni di italiani che affidano alle compagnie assicurative i propri risparmi.

Davanti a una platea di addetti ai lavori del settore, nella quale sedevano però anche i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, custodi del governo M5S-Lega, la presidente dell’associazione che raccoglie le imprese di assicurazione, Maria Bianca Farina, ha parlato di “attesa fiduciosa di interventi importanti” da parte del nuovo esecutivo, ma ha anche evidenziato i rischi che corre il Paese.

La premessa è che gli investimenti degli assicuratori ammontano a 850 miliardi, di cui oltre 300 investiti in titoli di Stato italiani e che, quindi, “larga parte del risparmio assicurativo ha sostenuto il debito pubblico, finanziando investimenti in titoli sovrani italiani anche, e soprattutto, negli anni più difficili”: se questo è lo scenario, Farina ha voluto sottolineare allora “il forte rischio che un sensibile allargamento dello spread comporta nel breve termine sui bilanci delle compagnie di assicurazione e che, nel caso di persistenza, inevitabilmente è destinato a riflettersi sui rendimenti corrisposti ai nostri 20 milioni di clienti”.

Una circostanza di cui “tenere conto” in sede normativa, intervendo sulle regole che costringono le imprese a recepire le perdite quando i titoli non sono effettivamente negoziati, ma anche sul piano politico, rassicurando i mercati “sulla sostenibilità del debito pubblico italiano nel medio e lungo termine”, con la crescita a una “accorta politica di bilancio”.

Da un punto di vista più strettamente operativo, Farina ha snocciolato i dati del settore che indicano un ulteriore ribasso dei premi dell’Rc Auto (-2,5% nel 2017 e -27% in 5 anni): la tendenza, però, non proseguirà, dal momento che per il 2018 è prevista una stabilità dei prezzi e il Codacons già parla di aumenti dell’1,3% a maggio.

Tra i dati positivi, comunque, spiccano il recupero nel confronto con la media europea, che in cinque anni si è ridotta da 213 a 78 euro, e il calo del 40% del divario territoriale dei prezzi. Quello che serve, però, è un allentamento delle regole sulla privacy, trovando “un giusto equilibrio tra la riservatezza del cliente e l’uso delle informazioni utili a rendere un servizio a suo vantaggio”.

(di Francesca Paggio/ANSA)

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