Italia rimpianti e ferite aperte, Mancini: “Solo Brasile meglio”

Roberto Mancini, ct dell'Italia, in conferenza stampa.
Roberto Mancini, ct dell'Italia, in conferenza stampa. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

ROMA. – “Brasile a parte, finora non ho visto Nazionali superiori all’Italia”. La frase del commissario tecnico degli azzurri, Roberto Mancini, è come una lama tagliente che va a conficcarsi nell’orgoglio pallonaro dei tifosi italiani, traditi dalla Nazionale che, per la prima volta dopo 60 anni, non ha riposto presente alla fase finale dei Mondiali.

La Penisola del pallone è spaccata in due: c’è il partito dei delusi a oltranza, che avrebbero visto gli azzurri al posto della Svezia nelle prime otto del mondo; e c’è chi, invece, pensa che la Nazionale di Ventura sia stata esclusa da una squadra, come quella svedese, nemmeno poi tanto debole.

Di certo c’è che la Svezia, arrivando dal Playoff contro l’Italia – risolto da u’autorete di De Rossi – grazie a un’altra autorete (contro la Svizzera) è andata avanti e adesso si ritrova negli ottavi di finale. “Gli italiani, quando m’incontrano per strada o al mare, mi dicono che anche noi potevamo essere in Russia e, viste le squadre in lizza, questo è un pensiero che condivido. È davvero spiacevole guardare i Mondiali senza l’Italia, ma ormai non possiamo farci niente”, le parole di Mancini, che alimentano il rammarico di quella mezza Italia delusa da Ventura e dagli azzurri.

L’ex ct, che tempo fa si è detto pronto a risedersi su una panchina, intanto, non parla e aspetta l’esito del Mondiale. Tutto dipenderà dal cammino della Svezia: se vincerà la coppa, in quanti potranno attaccarlo? In fondo, in quel caso, l’Italia sarebbe stata eliminata dalla Nazionale che poi ha conquistato il titolo, mentre in questo momento è stata esclusa da una formazione che ha ‘solo’ trovato posto fra le prime otto del mondo.

Sabato 7 luglio, alle 16, contro l’Inghilterra, la Svezia giocherà per la storia e per far sentire Ventura un po’ più risollevato. Ma solo un po’.

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