Salvini sotto accusa al Parlamento Europeo, censimenti Rom inaccettabili

Una familia rom in primo piano
Una famiglia rom (Foto Emilio Orlando)

STRASBURGO. – Dal caso Aquarius ai Rom. Matteo Salvini torna ancora una volta protagonista a Strasburgo in un dibattito dai toni accesi, con la maggioranza degli eurodeputati che lo hanno messo sotto accusa per le sue recenti dichiarazioni sui censimenti rom. Affermazioni infuocate che avevano creato anche forti malumori nella coalizione giallo-verde.

Un dibattito senza risoluzione, aperto dal deputato dei Verdi Marco Affronte che ha bollato Salvini “razzista e xenofobo”, mentre la Commissaria Ue alla giustizia Vera Jourova, intervenuta in Aula ha definito “deplorevole che tali affermazioni ritornino nel discorso pubblico degli Stati membri dell’Ue” sottolineando che “l’inclusione non può essere raggiunta negando i diritti individuali”.

Una condanna quasi unanime è stata espressa dalla maggioranza degli europarlamentari dei vari Gruppi ad eccezione dei leghisti presenti alla Plenaria e dai rappresentanti dei Gruppi delle Destre europee, come l’Europa delle nazioni e delle libertà (Enf).

“Comportatevi come esseri umani e non trattate i rom come animali”, ha denunciato Soraya Post di S&D, mentre Cecilia Wikstrom si è chiesta “dove sia andata a finire l’Italia, paese fondatore dell’Ue”. Ricorrenti le parole “razzismo”, “odio” e “xenofobia”, ma anche “pace” e “tolleranza”. E non è mancato neanche chi ha sottolineato che le dichiarazioni di Salvini ricordano la “storia passata del Novecento”, come Romeo Franz (Verdi) o Carlos Coelho (Ppe).

A prendere invece le difese del titolare del Viminale la capogruppo della Lega al Pe Mara Bizzotto. “Salvini ha ragione al 100%”, ha detto ribadendo che “gli italiani vogliono sicurezza, rispetto delle leggi, giustizia: e questo è quello che noi e Salvini faremo! Alla faccia dei falsi buonisti della sinistra italiana e europea”. A farle eco il leghista Mario Borghezio che ha intavolato un accesissimo botta e risposta con il dem Daniele Viotti.

In soccorso di Salvini anche il danese Anders Primdahl Vistisen (Conservatori e Riformisti europei) che ha invitato a “non offendere” il governo italiano e ha chiesto di “ascoltare le parole dei cittadini e a non ignorarle”.

Assenti in Aula i M5S come denunciato da Elly Schlein (S&D) “dispiace non ci sia nessuno di voi, ora siete corresponsabili” e dal Pd al Parlamento Ue che ha postato una foto su Facebook dei banchi vuoti scrivendo: “imbarazzati, evitano di farsi vedere in aula”. Interpellati a riguardo fonti del M5S a Strasburgo hanno replicato “che il gruppo Efdd ha scelto di seguire altri dibattiti, come quello sulla grave situazione in Grecia, non essendo infinito il tempo di parola concesso in aula”. I

ncuriosito da Salvini il Commissario europeo all’immigrazione Dimitris Avramopoulos, che in un’intervista  a NewsMediaset, ha detto di non averlo mai incontrato”, e di avere voglia di “cooperare con lui” e voler conoscere le sue idee. “Tutti i politici, in Italia come in Grecia sono patriottici lo capisco, anche io amo il mio paese, ma noi abbiamo un compito sulle nostre spalle che è quello di tenere in piedi il progetto europeo, salvarlo”, ha poi sottolineato Avramopoulos.

(di Giuseppe Maria Laudani/ANSA)