Carreño: “Si prepara un referendum per revocare il potere del Parlamento”

Carreño ha spiegato che ha ricevuto iistruzioni precise dal presidente dell’Assemblea Nazionale Costituente. E' stato incaricato di un’analisi approfondito dei 23 stati del Paese oltre che del Distretto Capitale, per poi presentare una proposta.

CARACAS – Lo aveva detto il presidente dell’Assemblea Nazionale Costituente. E ora lo conferma Pedro Carreño, uno dei suoi membri piú autorevoli. Si vuole abrogare l’attuale Assemblea Nazionale, irriverente e non allineata con il potere. A tale scopo, si analizza l’eventualità di un referendum.

Carreño ha spiegato che, avendo ricevuto istruzioni precise dal presidente dell’Anc, farà un’analisi approfondito dei 23 stati del Paese oltre che del Distretto Capitale, per poi presentare una proposta nella quale si segnalerà a chi chiedere la firma necessaria per avviare il procedimento burocratico.

Il membro dell’Anc ha affermato che prossimamente  il Parlamento avrà compiuto la metà del suo mandato. E’ il periodo di tempo contemplato dalla Costituzione per sollecitare un referendum revocatorio. L’abrogazione, d’accordo a Carreño, vuole essere una sanzione etica e morale nei confronti di un Parlamento che, a suo avviso, non avrebbe svolto il proprio lavoro.

Nel corso di una intervista concessa all’ex vicepresidente, José Vicente Rangel, il membro dell’Anc ha assicurato che la crisi che vive oggi il Paese è attribuibile a una cospirazione del capitalismo internazionale. Nel fondo, a suo avviso, è tutta colpa delle multinazionali che vogliono appropriarsi delle materie prime del pianeta. Quindi, anche di quelle del Venezuela. Ha poi spiegato che non si può analizzare la crisi del Paese isolandola dai fattori esterni che intervengono in essa.

Non è mancato, nel corso dell’intervista, il riferimento alla vicina Colombia. Il timore di Carreño è un attacco armato. La minaccia, non certo velata, è stata quella di una reazione  dissuasiva con Sukhois. Andrebbero distrutti i ponti sul fiume Magdalena. Un attacco del genere renderebbe impossibile la comunicazione tra due parti del Paese. Attacchi, tutti questi, in rappresaglia ma anche un avvertimenti. Si mostrerebbe la capacità di reazione, il potere di fuoco del Venezuela e la potenza distruttiva delle Forze Armate.

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