L’appello di Tajani: “L’Unione Europea spenda un miliardo per Libia e Niger”

Migranti in una scialuppa vista dall'alto, durante operazione di trasbordo su nave "Grecale"
Nella foto di archivio migranti aiutati al trasbordo dalla nave tedesca "Frankfurt am Main" al "Grecale", in un'operazione EUNAVFOR MED. (ANSA/AP Photo/Matthias Schrader)

TRIPOLI. – Tutti i nuovi fondi che saranno stanziati a livello dell’Ue per l’Africa, “dovranno essere spesi per la Libia e per il Niger” per aiutarli a gestire i flussi migratori. Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, rientrando dal suo viaggio in Libia ha lanciato un appello, facendo riferendo ai 500 milioni aggiuntivi stanziati per il fondo fiduciario europeo per l’Africa, cui dovrebbe sommarsi una cifra analoga con la mobilitazione dei finanziamenti nazionali.

Nella sua missione lampo a Tripoli, dove ha incontrato le più alte cariche politiche, a partire dal premier Fayez al Sarraj e dal vice Ahmed Maitig, Tajani ha poi annunciato una serie di proposte ed iniziative a partire dalla creazione di una “lista nera dei trafficanti di uomini”. Ma per combattere e porre un freno alle migrazioni il presidente dell’Eurocamera si è anche soffermato sul tema delle frontiere meridionale della Libia, vero e proprio colabrodo, che vanno “controllate” e “rafforzate”, essendo uno degli avamposti privilegiati dai migranti nella loro rotta desertica verso l’Europa.

“Durante l’incontro con Sarraj abbiamo concordato una serie di iniziative che riguardano questo importante Paese, cercando di utilizzare per la Libia una consistente parte del fondo fiduciario”, ha proseguito, riferendosi ad alcuni progetti nel settore della sanità, dell’istruzione con “borse di studio per i migliori studenti libici che possano frequentare università in Europa, una sorta di Erasmus anche per i giovani libici”.

Quindi “l’aspetto della diplomazia economica” con una “maggior presenza di investimenti europei”. Sulle prossime elezioni, tappa fondamentale per la stabilizzazione del Paese ha annunciato che l’Ue è pronta “ad inviare anche una delegazione di osservatori parlamentari”, mentre sui tempi ha sottolineato che la “decisione spetta ai libici.

A seguire prima della partenza per Roma l’incontro con i rappresentanti della marina libica, sul lungomare di Tripoli, ringraziati per “l’eccellente lavoro che svolgono per bloccare i clandestini e salvare le vite in mare”, ai quali ha annunciato “40 milioni di euro” già stanziati, “attraverso il trust Fund”, per sostenerli nelle loro operazioni.

(dell’inviato Giuseppe Maria Laudani/ANSA)