“Psicoterapia aperta”, portale di psicologi a tariffe low-cost

Il logo dell'iniziativa, un divano ad angolo verde, visto dall'alto.
Per venire incontro ai cittadini in difficoltà.

ROMA. – Oltre 200 psicologi uniti per dare vita ad un portale di ‘pubblica utilità’ che offre servizi di psicoterapia a tariffe calmierate, ovvero low-cost, per venire incontro alla crescente domanda di assistenza da parte dei cittadini che spesso non hanno però i mezzi economici per potersi rivolgere ad uno specialista. E’ il portale ‘Psicoterapia aperta’ che, a poche settimane dal suo avvio, ha già raccolto molte richieste. In pratica, il cittadino può collegarsi al portale e, grazie ad una mappa di geolocalizzazione, può individuare lo psicologo o lo psicoterapeuta a lui più vicino, prenotando una visita.

“L’obiettivo – spiega l’ideatore del progetto, lo psicologo Luigi D’Elia – è mettere in collegamento ‘l’offerta’ dei servizi a tariffe calmierata con la domanda dei cittadini in base alle aree geografiche. Ad oggi hanno aderito al progetto 213 psicologi e 21 associazioni di settore in tutta Italia e 90 sono le città coperte dal portale, ma il numero delle adesioni da parte dei professionisti, che devono essere iscritti all’Ordine degli psicologi, è in crescita”.

Ogni psicologo, chiarisce, “può mettere a disposizione un numero massimo di ore per questo servizio, a seconda del numero di pazienti, ed i servizi offerti sono vari: psicoterapia individuale, di gruppo, familiare e consulenze varie”.

L’idea, sottolinea D’Elia, “nasce da un’esigenza sociale: esiste infatti una domanda enorme di assistenza psicologica che viene però ignorata; è quella che arriva, ad esempio, da persone disoccupate, anziani, giovani e precari, che spesso non possono permettersi di rivolgersi ad uno specialista a ‘tariffa piena’.

Il punto – rileva – è che l’accessibilità alle cure mediche sta diventando un privilegio che esclude ormai un numero sempre crescente di persone”. Naturalmente, precisa, “il nostro servizio sociale non vuole sostituire i servizi del Servizio sanitario nazionale (Ssn). Va però considerato che la psicoterapia richiede in molti casi tempi lunghi e l’Ssn è chiamato innanzitutto a rispondere alle emergenze. Curarsi con il Ssn, quindi, considerato anche il problema dei tempi di attesa – conclude lo psicologo – non è sempre possibile”.

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