Parlamento: zero leggi, il 24 luglio Decreto dignità banco di prova

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Senato durante le sue dichiarazioni programmatiche, attorniato dai ministri del suo governo.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Senato durante le sue dichiarazioni programmatiche, Roma 5 giugno 2018. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – Zero. E’ il numero delle leggi nate nelle nuove Camere. Dalla prima seduta (il 23 marzo) ad oggi, il Parlamento non ha approvato nessuna proposta di legge “partorita” nella legislatura in corso: le uniche (e pochissime) eccezioni hanno riguardato l’approvazione di alcuni decreti del governo Gentiloni.

Ma ora, finalmente, le Camere cominceranno a lavorare a pieno regime. E il mese di luglio sarà di fuoco. Il primo banco di prova per la maggioranza giallo-verde sarà il decreto legge dignità. Il testo attende ancora la “bollinatura” da parte della Ragioneria generale dello Stato e la firma da parte del presidente della Repubblica (che al momento ha solo una bozza non definitiva del testo).

Una volta firmato da Mattarella, il decreto potrà essere pubblicato in Gazzetta ufficiale. Una pubblicazione considerata “imminente” dal governo, che ha chiesto ed ottenuto per il 24 luglio l’inizio dell’esame in Aula. Che l’attività parlamentare sia andata a rilento è un fatto. Colpa, innanzitutto, dei mesi necessari per far nascere il governo. Altro elemento di rallentamento, la lunga attesa prima di formare le commissioni permanenti, primo indispensabile step del procedimento legislativo.

A quasi un mese e mezzo dalla nascita del governo Conte, Camera e Senato provano ora una accelerazione. I lavori delle Assemblee di Montecitorio e Palazzo Madama, chiamate ad esprimersi questo mese anche su importanti nomine (da quella dei membri del Cda della Rai a quella di un giudice della Corte costituzionale e dei ‘laici’ del Csm) procederanno con alcuni decreti: terremoto, palagiustizia di Bari, Pubblica amministrazione, cessione delle motovedette alla Guardia costiera libica.

Ma l’apice di questo luglio parlamentare sarà il decreto Dignità, il primo provvedimento veramente politico della maggioranza giallo-verde: approderà in Aula alla Camera il 24 luglio e sarà il primo vero banco di prova della coalizione di governo. Il Pd parla di “dl fantasma”, visto che ancora manca il testo definitivo. Fi chiede che “non ci siano corse contro il tempo” per arrivare al sì, e Confindustria reclama correzioni sulle misure previste per ridurre il precariato.

Anche nella maggioranza non c’è pace: Matteo Salvini tira dritto sulla necessità di introdurre i voucher, una misura di cui in casa M5S non tutti sono convinti. Ma il tempo stringe e la maggioranza non chiude all’ipotesi che, se necessario, le Aule possano lavorare anche fino alla seconda settimana di agosto.

(di Francesco Bongarrà/ANSA)