Tour: Groenewegen sprint, beffa Gaviria e Sagan

Dylan Groenewegen vince in volata la tappa.
Dylan Groenewegen vince in volata la tappa. EPA/Cornelius Poppe NORWAY OUT

ROMA. – Riecco Dylan Groenewegen. L’olandese torna a volare, dopo un periodo piuttosto opaco, presentandosi sul traguardo della 7/a tappa del 105/o Tour de France di ciclismo e facendo il segno – polemico e sempre discutibile – del ‘tutti zitti’. Groenewegen ha bruciato due colossi delle volate del calibro di Fernando Gaviria e Peter Sagan. Non due qualunque, corridori forti e vincenti. Anche nell’attuale Tour de France.

A Chartres l’olandese è apparso troppo forte perfino per loro e anche per Arnaud Demare, rimasto ancora una volta a bocca asciutta. Come la Francia che pedala e che spera nel riscatto sportivo attraverso la propria Nazionale di calcio ai Mondiali. Ancora un ottimo piazzamento per Andrea Pasqualon, che si è collocato al nono posto.

Per Groenewegen è la decima vittoria stagionale, la seconda al Tour, dopo quella conquistata l’anno scorso sui Campi Elisi, a Parigi. E, proprio la volata finale, ha regalato l’unica emozione della tappa più lunga di questo Tour: 231 chilometri di andatura moderata e costante, con un solo tentativo di fuga da parte di Yoann Offerdo, che è rimasto fuori dal gruppo per 130 chilometri; gli ha dato il cambio Laurent Pichon che ha cercato di dare un senso alla giornata nella seconda parte del tracciato.

Il resto è noia e campagna francese, con Greg Van Avermaet che ha faticato poco per conservare primato e maglia gialla. Anzi, l’olimpionico belga su strada è riuscito a raddoppiare il proprio vantaggio sul britannico Geraint Thomas che alla partenza era a -3″, all’arrivo si è trovato a -6″.

Sul traguardo sorrisi e complimenti per Vincenzo Nibali, apparso felice per la vittoria del fratello Antonio nella penultima tappa del Giro d’Austria, la prima da professionista. “Mi hanno avvertito immediatamente – confessa lo ‘Squalo dello Stretto’ -. Mi veniva da ridere, perché quasi non ci credevo. Poi, mi hanno spiegato che ha vinto per distacco, dimostrando di essere in condizione, dopo avere concluso il Giro d’Italia. Questa notizia mi rende immensamente felice”.

Domani il Tour concede il bis, con un arrivo per velocisti, dopo 181 chilometri fra Dreux e Amiens Métropole. E’ l’ultima frazione prima dello snodo di domenica, quando si correrà sul pavè della mitica Roubaix. Quella si che sarà una tappa da dentro o fuori, promossi o bocciati.