Ri-ricamo

Immagine di una mano con un ricamo
Il ricamo

Ci deve essere qualcosa di ossessivo nella pratica del ricamo. Già ad aprile Nota Design aveva riferito  di un’artista che fa dei ritratti “fotorealistici” di amici e parenti con la tecnica del ricamo – una fatica da far impallidire un certosino.

L’artista inglese Eliza Bennett ha fatto una scelta simile, ma ancora più allarmante. Anziché creare i suoi ricami su una pezza di tela – la tecnica comune – preferisce intervenire sulla pelle delle sue mani. Insiste che infilzare lo strato superficiale della cute non le causa alcun dolore, una scoperta che fece già da bambina, quando iniziò a giocare con gli aghi.

Lo scopo dichiarato dell’artista è quello di confutare la tesi che, con l’avvento degli elettrodomestici, il lavoro delle donne sia diventato meno pesante dal punto di vista fisico. Ha deciso, in altre parole, di ricamare sulla propria pelle i calli che la fatica fisica femminile le avrebbe – una volta – provocato.

L’opera complessiva – intitolata “A Woman’s Work is Never Done”, il lavoro delle donne non finisce mai – è amorevolmente documentata in uno stiloso videoclip che, accompagnato da una colonna sonora da film d’orrore, è accuratamente confezionato per disturbare. Dura otto minuti che, per l’effetto che fa, forse potrebbero essere meglio spesi con una veloce seduta di igiene dentale.

(di Jaime Hansen)

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