Nicaragua, card. Brenes: “Masaya sotto una pioggia di proiettili”

Nicaragua: la resistenza a Masaya: un muro di mattoni per difendersi dai paramilitari.
Nicaragua: la resistenza a Masaya: un muro di mattoni per difendersi dai paramilitari.

ROMA. – “Esercitate pressione sul governo, affinché abbia rispetto per i vescovi, per i sacerdoti e per la popolazione”. È l’appello lanciato attraverso Aiuto alla Chiesa che Soffre dal cardinal Leopoldo José Brenes Solorzano, arcivescovo di Managua in Nicaragua.

Il porporato riferisce in particolare della difficile situazione a Masaya, località a 30 chilometri a sud di Managua divenuta simbolo della resistenza al governo del presidente Daniel Ortega, che da ieri è assediata “per mano di oltre mille tra militari e agenti di polizia. Al momento non ci sono morti, ma sicuramente i feriti saranno numerosi. La città è stata inondata da una pioggia di proiettili”.

Nelle scorse ore il cardinale Brenes ha invitato la popolazione di Masaya e delle altre aree sotto assedio a rimanere in casa, affinché non vi siano altri morti. “È un momento molto difficile per tutto il Paese”. La repressione del governo di Daniel Ortega è ormai apertamente diretta anche contro la Chiesa.

“Ascoltando l’invito di Papa Francesco ad essere un ospedale da campo, molte delle nostre parrocchie hanno dato rifugio a quanti cercavano sicurezza e prestato soccorso ai feriti – spiega il porporato – Questo sicuramente non è piaciuto al governo. Così come non è piaciuta la nostra sollecitudine nel tentare di smantellare questa forza paramilitare”.

In un momento tanto delicato il cardinal Brenes rivolge un appello all’Occidente e in particolar modo ai cattolici, affinché il governo Ortega sia richiamato al rispetto verso la Chiesa e il popolo nicaraguense. “Siamo molto vicini alla Chiesa e al popolo nicaraguense, ai quali vanno la nostra solidarietà e le nostre preghiere”, afferma Marco Mencaglia, responsabile internazionale Acs per i progetti in Nicaragua. “Nelle prossime settimane visiteremo il Paese latinoamericano al fine di individuare le più urgenti necessità e stanziare nuovi aiuti”.

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