M5S, Senato avanti con vitalizi. “Pareri inutili”

Foto generale di una seduta del Senato.
L'aula del Senato durante la votazione per l'elezione di due componenti del Consiglio di amministrazione della RAI. ANSA/CLAUDIO PERI

ROMA. – Il Movimento 5 Stelle non sente ragioni e insiste nel chiedere che anche il Senato si allinei sulla strada intrapresa dalla Camera per i vitalizi. “Il Parlamento è autonomo”, incalza il Questore di Palazzo Madama Laura Bottici, che l’altro giorno aveva scritto al presidente Maria Elisabetta Casellati per chiedere di fare al più presto una delibera come quella voluta da Roberto Fico alla Camera, e aggiunge: “Non vedo proprio cosa possa dirci il Consiglio di Stato che noi già non sappiamo…”.

A dar nuovamente fuoco alle polveri è stata la notizia che il Consiglio di Stato ha appena istituito una commissione ad hoc per dare un parere alla presidenza del Senato che lo aveva coinvolto sul punto. Un parere che, per quanto venga annunciato “a breve”, potrebbe non arrivare prima “della prima metà di agosto”. E quindi, gioco-forza, non prima della pausa estiva, come invece vorrebbero i 5 Stelle.

“Ma poi vorrei proprio sapere che tipo di parere potrebbe darci il Consiglio di Stato anche perché nessuno sa quale domanda gli sia stata fatta – incalza Laura Bottici – potrebbe dirci che la delibera che ha fatto la Camera è incostituzionale? Potrebbe dirci che non possiamo farla? Ma vorrei ricordare che la Costituzione ci rende autonomi e che in realtà il Parlamento può fare ciò che vuole. In caso contrario, infatti, potrebbero ravvisarsi conflitti di potere…”.

E “noi in fondo – prosegue il Questore pentastellato – vogliamo solo ricalcolare quei parametri che ormai non si possono più sostenere, 80 milioni sul bilancio delle Camere per questa voce non sono più sostenibili”. Ma anche il presidente della Camera Roberto Fico insiste sul fronte vitalizi e rincara la dose. Avverte che lui non teme eventuali rivalse di ex parlamentari: “Non ho alcun problema con i ricorsi perché credo nella delibera, credo in ciò che c’è scritto e nei principi che sancisce”.

E’ dal 1956 che i vitalizi “sono materia trattata nell’Ufficio di presidenza”, ricorda e quindi lui è tranquillo. “Ho già detto che per questo problema mi prendo la totale responsabilità e rinuncio anche all’immunità parlamentare”. Ma è proprio in vista di possibili ricorsi che il Collegio dei Questori della Camera, secondo quanto si apprende, avrebbe stabilito di trattenere tutti i 43 milioni di risparmio come fondo cautelativo in vista di eventuali ricorsi.

Così, è vero che si risparmieranno milioni di euro, ma questi non potranno essere ridati ai cittadini, come vorrebbero i 5 Stelle, almeno per tre anni, perché potrebbero servire per risarcire i ricorrenti nel caso in cui questi dovessero vincere nei Tribunali contro la Camera.

(di Anna Laura Bussa/ANSA)

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