Nicaragua: Ortega festeggia la rivoluzione, e critica i vescovi

Una manifestazione di oppositori di Ortega , in prima fila un uomo con cappuccio nero imbracciando un mortaio.
Prima protesta pubblica da espulsione membri Alto Commissariato. (REUTERS/Oswaldo Rivas - TPX IMAGES OF THE DAY)

MANAGUA. – Il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, ha presieduto a Managua la commemorazione del 39/o anniversario del rovesciamento del dittatore Anastasio Somoza, evento da lui utilizzato per criticare i vescovi che, ha assicurato, proponendogli una roadmap per democratizzare il Paese, “hanno facilitato manovre golpiste contro il governo”.

Di fronte a molte migliaia di persone convenute sulla piazza La Fe San Juan Pablo II, Ortega ha ribadito che nei suoi confronti “è stato pianificato un golpe”, da parte di “gruppi interni, finanziati da Nazioni estere”. Dopo aver sottolineato che “le proteste contro il governo non sono pacifiche, ma appoggiate dalle armi” il capo dello Stato, in presenza del Nunzio apostolico monsignor Waldemar Stanislaw Sommertag, ha rivelato che quando i vescovi si sono recati da lui, “pensavo che volessero mediare, ma no, erano compromessi con i golpisti, erano parte del piano dei golpisti”.

“Mi duole molto dire questo – ha proseguito – perché io apprezzo i vescovi, li apprezzo e li rispetto, sono cattolico”, però “disgraziatamente si vuole imporre sempre la linea dello scontro e non della mediazione. Essi non hanno ancora capito che una mediazione è per venire incontro alle due parti”.