Trump e l’audio sulla modella di Playboy: “Paga cash”

La copertina di un numero di Playboy tratta dal profilo Facebook pubblico di Karen McDougal, l'ex coniglietta di Playboy,
La copertina di un numero di Playboy tratta dal profilo Facebook pubblico di Karen McDougal, l'ex coniglietta di Playboy, che sostiene di aver avuto una relazione con Donald Trump nel 2006, Washington, 23 marzo 2018.

WASHINGTON. – Una coltellata alle spalle. Così Donald Trump considera l’ultima mossa del suo ex avvocato personale, Michael Cohen: dare in mano all’odiata Cnn l’audio da lui segretamente registrato. Audio in cui Cohen – siamo nel settembre 2016, due mesi prima delle elezioni presidenziali – parla con il tycoon dei soldi necessari per mettere a tacere Karen McDougal, la modella di Playboy che affermava di avere avuto una relazione con Trump dal 2006 al 2007, quando Melania era incinta e diede alla luce Barron Trump.

Ironia della sorte, a consegnare il nastro alla Cnn è stato il legale di Cohen, Lanny Davis, un sostenitore di vecchia data di Bill e Hillary Clinton, facendo capire come la decisione di Cohen di collaborare con gli investigatori non sia solo un modo per alleggerire la sua posizione sul fronte delle indagini che lo riguardano, ma in fondo anche una sorta di vendetta e rivalsa personale verso Trump.

Perché se è vero che Cohen è stato uno dei più stretti confidenti del tycoon, non è un segreto che veniva spesso trattato malamente da quest’ultimo, che più volte davanti a tutti minacciò di cacciarlo. Tanto che si racconta come una volta, scherzando coi colleghi alla Trump Tower, Cohen disse: “Un proiettile me lo tengo per il presidente”. Insomma, una vera e propria beffa per Trump, ma soprattutto una tegola che rischia di compromettere la posizione del presidente che finora ha sempre negato sia ogni relazione extraconiugale con la McDougal, sia di essere stato a conoscenza di un accordo per farla tacere.

Dalla registrazione che la Cnn sta oramai mandando in onda interrottamente da ore emerge invece come Trump non rimanga affatto sorpreso dalle parole di Cohen, che parla dei 150 mila dollari dati alla modella dal National Enquire, il tabloid scandalistico che poi non pubblicò il racconto della donna, di fatto insabbiandolo. Non a caso l’editore del giornale è il proprietario di American Media, che ha sempre sostenuto il tycoon.

Nella registrazione quindi si sente Cohen che spiega a Trump la proposta di aprire una società per acquistare definitivamente i diritti del racconto della donna. “Dobbiamo pagare”, dice l’avvocato. E a un certo punto si sente Trump dire: “Paga in contanti”. E Cohen risponde: “No, no, no”. Poi si sente ancora risuonare la parola “assegno”, ma non si capisce chi la pronuncia. Dopo di che la registrazione si interrompe bruscamente.

“Quale razza di avvocato registra un suo cliente?”, lo sfogo su Twitter di Trump, che si scaglia contro colui che considera un traditore. “E’ così triste! Non ho mai sentito una cosa del genere. Perché – aggiunge – la registrazione si interrompe così brutalmente? Probabilmente stavo dicendo delle cose positive? Molto male!”.

L’audio diffuso in queste ore è solo una delle 12 registrazioni sequestrate dall’Fbi negli uffici e nelle dimore di Cohen.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)