Fmi e Bce plaudono a intesa Usa-Ue sui dazi, Macron frena

Foto di una nave da carico attraccata n porto vista da prua. Economia
Nave da carico in porto. (ANSA)

BRUXELLES. – L’Ue tira un sospiro di sollievo dopo la tregua sui dazi raggiunta alla Casa Bianca, con le borse che premiano l’accordo, l’Fmi che parla di “benefici per l’economia mondiale” e la Bce di un “buon segnale”. Ma Parigi frena gli entusiasmi: il presidente Emmanuel Macron si è detto contrario a un negoziato su un “vasto accordo commerciale” con gli Usa, in stile Ttip, e fissato le sue linee rosse.

“Servono gesti chiari, segnali di distensione su acciaio e alluminio sui quali sono state applicate dagli Stati Uniti tasse illegali”, è la prima condizione posta dal capo dell’Eliseo per lanciare una discussione che, in ogni caso, non può avvenire “sotto minaccia”.

Già alle prime rimostranze della Francia che, attraverso il ministro dell’Economia Bruno Le Maire, chiedeva “chiarimenti”, la Commissione, tirata in causa, ha subito replicato: “Juncker ha parlato al Consiglio europeo con i capi di stato e di governo e si è messo d’accordo con loro su quello che poteva dire nell’incontro a Washington”.

Ed un portavoce di Palazzo Berlaymont ha poi precisato che “a inizio settimana Juncker aveva parlato con alcuni colleghi” tra cui Merkel, Macron, Rutte e Kurz. E che quindi Juncker è volato in Usa “in piena armonia rispetto a quanto convenuto con i partner al Consiglio europeo”.

Al di là della posizione francese, è stato un coro di elogi. Il direttore generale dell’Fmi, Christine Lagarde, si è detta “lieta” per l’accordo, sottolineando che “l’economia globale può avere solo benefici quando i Paesi si impegnano a risolvere in modo costruttivo i disaccordi commerciali senza ricorrere a misure eccezionali”. A stretto giro anche la portavoce della cancelliera Angela Merkel ha espresso “soddisfazione” e ha parlato di un “incontro costruttivo”.

Entusiasmo dal ministro dell’Economia tedesco, Peter Altmaier che ha twittato: “Buone notizie dagli Usa! Juncker e Malmstrom hanno trattato in modo fantastico: dazi indietro e non avanti! Libero commercio e milioni di posti di lavoro al sicuro”. Anche l’industria tedesca dell’auto ha accolto con favore i primi passi fra Bruxelles e Washington sottolineando che “questo segnale di de-escalation è importante e dopo gli sviluppi delle scorse settimane è un grande passo avanti”.

Nelle stesse ore da Francoforte il direttore della Bce Mario Draghi parlava di un “buon segno”, che “mostra che c’è di nuovo la volontà di discutere del commercio in una cornice multilaterale”.

Intanto il segretario al Tesoro americano ha annunciato la sospensione dei dazi sulle auto europee durante le trattative per la stesura definitiva dell’accordo fra Stati Uniti e Ue. Secondo Mnuchin i dazi sull’alluminio e l’acciaio saranno il primo tema da discutere, augurandosi una sua rapida risoluzione. Dopo mesi di tensioni commerciali, culminati con l’imposizione dei dazi su acciaio e alluminio da parte americana e con le annunciate contromisure europee, ieri si è arrivati ad un’intesa tra Usa e Unione europea per scongiurare una guerra commerciale.

Adesso si lavorerà per abbassare le tariffe sui prodotti industriali, aumentare le esportazioni di gas liquefatto e soia americana in Europa, allineare gli standard che regolano le apparecchiature mediche.

(di Giuseppe Maria Laudani/ANSA)

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